Il pensiero dei tifosi

Gran Premio, dai controlli alla fanzone, passando dalle fontane per le borracce: le impressioni dei tifosi

Secondo i tifosi l'Autodromo ha lavorato bene rimediando gli errori della scorsa edizione. La prova del nove sarà la gara di domani.


Con la giornata di sabato arriva la prima vera marea di tifosi. Dopo il catastrofico 2022 l’Autodromo aveva tutto da perdere, ma il Tempio della Velocità si è rimboccato le mani e i miglioramenti si vedono. Più fontanelle dell’acqua, niente più token e controlli più organizzati.

Insomma, le prime impressioni dei tifosi dipingono un quadro migliore rispetto alla scorsa edizione. La lettera di scuse dell’Autodromo sembra essere solo un brutto ricordo.

Una FanZone migliorata

La Fanzone, croce e delizia dell’Autodromo, si è rivelata molto più allegra e vivace rispetto a quella dell’anno scorso. In occasione del centenario del Gran Premio si è potuto infatti assistere a un triste valzer di sigilli messi-tolti-rimessi-ritolti.

Quest’anno, nonostante l’assenza della ruota panoramica, l’area svago ha fatto una buona impressione al pubblico: “Non solo la Fanzone, ma tutta l’organizzazione è migliorata. – spiega Elisa da Cremona – Hanno rimosso i token sostituendoli con contanti e carte di credito, un sistema molto più efficiente. Hanno fatto un bel passo in avanti anche nella gestione delle file”.

L’affluenza non ha causato problemi, è stato possibile per tutti godere dei vari stand interattivi e dei food truck. “Mi aspettavo esattamente questa affluenza. L’atmosfera è molto piacevole” ritengono Dario e Ivan da Roccafranca, Brescia.

I prezzi fanno discutere

A pesare particolarmente sul portafoglio degli appassionati sono i costi dei biglietti. Anche se l’Autodromo mercoledì 30 agosto aveva scontato i prezzi delle tribune della Roggia e dell’Ascari, passando dai 500 euro di listino a 275 euro per la domenica, le critiche non sono mancate.

I prezzi sono sproporzionati non a causa della visuale, veramente ottima, ma per via dello stile di vita in Italia. – ritiene Gaia da Bergamo – Si nota infatti come tanti tra il pubblico siano stranieri e forse a loro pesa meno l’acquisto. Questa è forse l’unica pecca perché ne varrebbe la pena, basterebbe un leggero sconto”.

Dalla Germania in realtà arriva però una critica più pesante in merito. “Sono decisamente cari soprattutto i posti sulla tribuna del Rettifilo. – commenta Fabian – In altri circuiti si può spendere meno, ma magari qui la passione degli italiani supera anche questo ostacolo”.

Tifosi: “controlli migliorati”

Nel 2022 secondo il pubblico le lunghe file erano state provocate dagli eccessi controlli, ma quest’anno l’organizzazione ha preso la giusta misura.

“L’anno scorso i controlli erano tanti e anche inutili. – raccontano Elisa da Cremona e Gaia da Bergamo – Ogni volta che ti recavi in tribuna ricontrollavano lo zaino, quando questo lavoro era già stato fatto all’ingresso, e all’uscita dalla tribuna andava ritimbrato il biglietto. Ora invece tutto questo non è più necessario: all’inizio della giornata viene effettuato un solo controllo zaino e basta mostrare una sola volta il biglietto“.

Le fontanelle hanno successo

“Finalmente si riesce a riempire la borraccia”. Questa è l’impressione generale degli appassionati che per combattere la sete hanno a disposizione 10 postazioni per l’erogazione gratuita di acqua, opera di Brianza Acque. Anche l’Autodromo ha lavorato in merito: sono stati ricavati da alcuni alberi abbattuti altri 5 nuovi erogatori. Da questa edizione è inoltre possibile portare con sé borracce da mezzo litro, sia in plastica che metallo.

Trasporti così così secondo i tifosi

Il piano comprende 8 parcheggi per un totale di 10 mila posti auto, oltre ai servizi navetta. Tra i tifosi intervistati si è notata però un po’ di delusione su come raggiungere l’autodromo.

Le navette non sono state perfette. – spiega Veiz Shaba da Genova – Abbiamo notato un po’ di disorganizzazione e tante file di attesa”. Pensiero simile anche da parte di Marco da Brescia: “Con il parcheggio gold è stato molto comodo raggiungere la pista, ma giovedì venendo in treno ho dovuto raggiungere il Parco a piedi perché non era attivo il servizio navetta”.

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