Il pusher che lavora in smart working arrestato a Brugherio

Il pusher che lavorava in smart working è stato arrestato dai carabinieri di Brugherio con un tesoretto in cocaina di quasi 10mila euro, marijuana, hashish e metadone. Si tratta di un 51enne che abita in città, tra il centro e il quartiere Ovest e che è finito nel mirino dei militari locali per via del sospetto via vai di persone dalla sua abitazione. Un controllo mirato nei dintorni dell’alloggio in cui abita il 51enne ha permesso alle forze dell’ordine di identificare diversi clienti approdati al cancello del pusher e usciti da casa sua con involucri di cocaina addosso. Questi riscontri ottenuti dai carabinieri che hanno fermato i clienti e le loro stesse dichiarazioni hanno fatto scattare l’intervento della pattuglia locale che ha sorpreso il brugherese in casa, con un vero campionario di stupefacente sul tavolo del soggiorno.

POSTAZIONE ALLESTITA AL TAVOLO DEL SOGGIORNO

Una vera e propria postazione di “lavoro agile” alla quale è spiccata soprattutto la polvere bianca, 15 dosi già confezionate nel cellophane celeste, e altri 100 grammi tra panetti e briciole. Sulla tavola e  nei paraggi anche 20 grammi di hashish,  120 di marijuana, 450 ml di metadone liquido senza prescrizione medica e materiale per il confezionamento di vario genere. Al 51enne non è rimasto altro da fare che ammettere le sue responsabilità e la titolarità dello stupefacente che avrebbe fruttato al dettaglio svariate migliaia di euro. I prezzi oscillavano a seconda dei rapporti di amicizia con i clienti. Un grammo di coca poteva andare dai 50 euro per gli habituè agli 80 per gli occasionali. Arrestato in flagranza per possesso e spaccio di stupefacenti, il brugherese è stato condotto presso la casa circondariale di Monza dove si trova tuttora.