Il sindaco di Bellusco al vetriolo al direttore di Pedemontana

Mauro Colombo non ha digerito le dichiarazioni di Sabato Fusco, “la politica ha già deciso”. “Quale politica? Non esistono delibere, nemmeno regionali”.
Non è andata giù a sindaco di Bellusco la dichiarazione del direttore generale di PemontanaSabato Fusco sulla Tratta D Breve, per la quale ci sarebbe “tutto il tempo e la disponibilità per il confronto tecnico, ma la politica ha già deciso”.
All’indomani dell’intervista rilasciata a MB Newsda Fusco (foto sotto) il primo cittadino di Bellusco Mauro Colombo prende la parola: “quale politica ha già deciso? Quella istituzionale che ci mette la faccia non ha avuto modo nemmeno di esprimersi, se parliamo delle amministrazioni comunali. Se parliamo di Regione Lombardia, non mi risultano atti di nessun genere del consiglio né della giunta sulla variante della Tratta D (quella comunemente chiamata ‘D Breve’, ndr). Per essere precisi, gli unici atti in merito sono le mozioni con le quali numerosi comuni hanno espresso, in sede di consiglio comunale, la loro contrarietà all’opera”. Una puntualizzazione tutt’altro che di dettaglio e che, anzi, preme su un tasto cruciale, almeno dal punto di vista dei sindaci, rispetto all’intero iter: il confronto “negato per troppo tempo”.

QUELL’INCONTRO CHE L’ASSESSORE REGIONALE NON HA ANCORA FISSATO
“Stando nell’ambito della politica – ha aggiunto Colombo – faccio notare che sono quasi due anni che chiediamo all’assessore regionale Claudia Terzi un incontro proprio politico, con le amministrazioni comunali coinvolte”. L’ultima richiesta formale è stata avanzata in giugno direttamente all’assessore. Un “sì” di massima è stato accordato a condizione che fosse presente come interlocutore anche al Provincia id Monza. Dalla quale è stata poi presentata una richiesta ufficiale a Regione, “ma siamo ancora qui ad aspettare la convocazione”, ha chiosato duro Colombo.

LA DELEGAZIONE DEI 13 DI PEDEMONTANA A BELLUSCO
Bellusco, va ricordato, è stato il primo comune a mettere a frutto la disponibilità dei tecnici di Pedemontana ad incontrare gli espropriati residenti, per spiegare tavole e documenti, in funzione propedeutica alla presentazione delle osservazioni. Il 30 agosto in Comune, in 40 cittadini hanno usufruito di questa opportunità. Il giorno seguente una delegazione di 13 funzionari di Pedemontana, espressione della parte tecnica, ha incontrato invece l’ufficio tecnico di Bellusco, presente il sindaco Colombo, per poter illustrare all’ufficio il progetto D Breve.
Il dissenso del sindaco rispetto alle modalità “blindate” dell’intero progetto si sarebbe tradotto in una posizione precisa del primo cittadino all’incontro del 31 agosto: “abbiamo ristretto quell’incontro a un puro approfondimento tecnico – ha voluto chiarire Colombo – non ci siamo pronunciati, non è stato un confronto, perché un confronto presuppone un dialogo. E noi non dialoghiamo su un progetto che respingiamo fermamente e in toto”.
IL COMITATO FERMA ECOMOSTRO: IL DISSENSO C’E’ STATO ECCOME
Sulla mattina di sportello aperto per gli espropriati in Comune a Bellusco si è invece espressa Manuela Meloni, referente del Comitato Ferma Ecomostro D Breve. “Il direttore generale ha dichiarato al giornale che non c’è stato ostracismo da parte dei cittadini intervenuti, ma io c’ero e la vedo diversamente. Le persone sono state educate malgrado la prevaricazione che dovranno subire, ma il dissenso è stato espresso eccome, su tutto il progetto e a tratti con toni accesi. In un caso è stato necessario l’intervento del sindaco per riportare la situazione alla normalità e far proseguire i lavori. Non c’è stato però spazio per la discussione nel merito di un’autostrada di cui nessuno ci ha saputo spiegare l’utilità perché i funzionari di Pedemontana hanno spiegato di poter entrare solo nelle questioni tecniche”.
Le posizioni sembrano inconciliabili. Trovare un canale di comunicazione tra tecnici di Pedemontana da un lato e territori dall’altro, pare un’alchimia magica.