Scuola

La “Notte blu” alla scuola media Pertini di Desio, in classe col sacco a pelo

Gli alunni delle classi prime hanno trascorso la notte a scuola, senza cellulare. "L'ambiente diventa più familiare. Ragazzi e docenti stanno insieme in modo informale" spiega la preside Fracassi. L'iniziativa è ormai una tradizione d'inizio anno e rientra nel progetto di accoglienza dei primini.

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Tutti a scuola, di notte, col sacco a pelo. Succede alla scuola media Pertini di Desio, dell’istituto comprensivo Tolstoj. E’ la “Notte blu”, perchè blu è il colore della scuola e in città la conoscono così. Venerdì scorso, come ormai da tradizione da una decina d’anni, gli studenti delle classi prime sono stati accolti per una serata e nottata speciale. L’iniziativa, interrotta per qualche anno a causa del Covid,  è ripresa con grande slancio, portata avanti dalla dirigente scolastica Gabriella Fracassi, i docenti e tutti i collaboratori.  “Non si tratta di un semplice pigiama party – spiega la preside – ma è un evento inserito in un progetto più ampio di accoglienza dei nuovi studenti e studentesse. Al termine della settimana dell’accoglienza in classe, durante la quale hanno lavorato sulla conoscenza e presentazione di sè stessi e degli altri, i ragazzi sono stati invitati a trascorrere la notte a scuola”. 

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Un evento senza cellulare

Un momento speciale, importante, che rimarrà nei ricordi degli studenti. Per alcuni di loro, è stata la prima notte fuori casa.  Emozionati ed euforici, anche con un pò di ansia per l’esperienza tutta nuova,  i ragazzi sono entrati a scuola venerdì sera senza cellulare. “E’ un esperimento che proponiamo durante la Notte blu – afferma la dirigente – Non va vissuta come una proibizione, ma è un modo per fare capire ai ragazzi che possono stare bene e comunicare con gli altri anche senza cellulare. A conclusione dell’evento,  sono rimasti tutti contenti. Per noi è una vittoria; i ragazzi si sono divertiti senza cellulare”. 

Musica e spettacolo durante la serata

La serata è stata animata dagli stessi studenti, che, dopo aver cenato insieme, hanno proposto canzoni e coreografie. Con loro, anche gli insegnanti e la preside. “Hanno visto i loro insegnanti in una veste meno istituzionale, come compagni di viaggio. Uno dei momenti più belli è stato quando i professori sono saliti sul palco, applauditi dai loro stessi studenti”.  Dopo canti, musica e balli, è arrivato il momento di dormire in classe. E la mattina seguente, la colazione è stata offerta dal comitato genitori. 

A scuola come a casa

“La notte blu  – conclude la preside Fracassi – è un evento che aiuta a creare un ambiente familiare,  in un contesto informale. Dormire in classe è un segno di appartenenza ad un luogo che diventa come la casa. Si sta a scuola come a casa.  Ed è un ambiente in cui tutti danno il proprio contributo. Alla Notte blu hanno partecipato docenti, collaboratori, personale della segreteria. E’ la comunità educante che si unisce e collabora” 

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