“La Via Maestra”, Cgil Monza e Brianza: “Sul territorio un percorso insieme alle associazioni”

In vista dell’appuntamento nazionale del 7 ottobre a Roma in difesa dei diritti sociali e civili sanciti dalla Costituzione, il sindacato invita alla mobilitazione le realtà locali.
Monza. “La manifestazione del 7 ottobre a Roma “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione” è una tappa, non un approdo. Dall’8 ottobre, a partire dalle priorità alla base della mobilitazione nazionale, dobbiamo definire un percorso che coinvolga le associazioni e i cittadini sul territorio”. Le parole di Walter Palvarini, Segretario Generale della Cgil di Monza e Brianza all’Assemblea provinciale delle associazioni rappresentano un chiaro invito all’azione e all’impegno.
Perché la manifestazione che vedrà convergere a Roma più di 100 associazioni, reti e realtà della società civile ha un obiettivo cardine generale: rendere riconosciuti ed esigibili i diritti fondamentali sanciti nella Costituzione italiana. Le tematiche che nel concreto ruotano a questa sorta di stella cometa, dal lavoro alla salute, dall’istruzione al contrasto alla povertà fino ad un ambiente sano e ad una politica di pace, però, possono e devono assumere una specifica declinazione a Monza e in Brianza.
TUTTI A ROMA…
Uno primo snodo importante sarà, dunque, la manifestazione nazionale “La Via Maestra” di Roma. L’adesione di molte associazioni del nostro territorio, che pur nella loro diversità, sono legate da un fondo comune di valori ed ideali, è significativa.

Anpi Monza Brianza, Libera Monza Brianza, Acli, Legambiente, Arci Scuotivento, Sunia, Federconsumatori, Amnesty Monza e Brianza, Cittadinanza Attiva, Diritti Insieme, Alisei, Uisp, Auser Monza e Brianza e Boa, con la Cgil in prima fila, si sono mobilitate già nelle scorse settimane.
Il 7 ottobre da Monza, quando l’alba starà per fare capolino, partiranno un treno speciale e diversi pullman alla volta di Roma. Da cui, dopo una giornata intensa di attività, si tornerà in Brianza nel cuore della notte. “Al momento ci hanno assicurato la loro presenza circa 450 persone, ma noi speriamo, anche attraverso l’ulteriore volantinaggio dei prossimi giorni, di arrivare a 600 – spiega Palvarini – si tratta di numeri che testimoniano l’importanza dell’iniziativa”.
I TEMI
All’Assemblea provinciale delle associazioni, che si è tenuta al Binario 7 di Monza, si sono affrontate le ragioni, espresse anche nel documento nazionale alla base della manifestazione del 7 ottobre, che spingono il variegato mondo dei diritti civili e sociali a scendere in piazza.

Rendere il lavoro meno precario, portare avanti un sistema di welfare pubblico e universalistico e una riforma fiscale basata sui principi di equità, generalità e progressività sono ai primi posti. “Su questi argomenti abbiamo fatto le nostre proposte al Governo Meloni, da cui aspettiamo risposte – afferma il Segretario Generale della Cgil di Monza e Brianza – se non dovessero arrivare, credo che si potrebbe prospettare uno sciopero nazionale con iniziative a livello locale e territoriale”.
“Per il momento non ci convincono, ad esempio, i segnali che riguardano la prossima Legge di Bilancio, la riforma del Codice degli appalti, la reintroduzione dei voucher, la cancellazione della causale per i contratti a tempo determinato – continua – siamo molto perplessi anche sul fatto che il Consiglio regionale della Lombardia ha ritenuto in questi giorni inammissibili i tre referendum per ridimensionare la sanità privata che vedevano la Cgil tra i promotori”.
LA MOBILTAZIONE
Proprio la sanità e la necessità che resti un diritto per tutti, come sancito dalla Costituzione, è una delle questioni centrali anche della manifestazione “La Via Maestra”. “Bisogna allargare anche alle istituzioni l’adesione alla battaglia contro l’aumento delle fragilità, delle solitudini, del disagio e delle non autosufficienze” sostiene Pietro Albergoni, presidente dell’Auser (AUtogestione SERvizi) Monza e Brianza.

“Per un cambiamento vero dobbiamo combattere anche questa sorte di apatia sociale e di scetticismo crescente che serpeggia nella maggior parte dell’opinione pubblica” continua. E tra coloro che devono essere più coinvolti sul tema del benessere sociale, che non deve essere distinto da quello economico, ci sono sicuramente i giovani.
“Da dopo il Covid è scomparsa quasi completamente la mobilitazione degli studenti, se non, in parte, sul tema ambientale con i Fridays for future – afferma Oscar Innaurato, vicepresidente di Brianza Oltre l’Arcobaleno, associazione che si occupa della tutela dei diritti delle persone appartenenti alla comunità LGBTIQAPK+ – dobbiamo pensare ad assemblee aperte che siano in grado di intercettare anche il lessico e le necessità dei ragazzi”.
LE INTENZIONI
Il sistema delle associazioni di Monza e Brianza è pronto a dire il proprio no, a Roma il 7 ottobre e sul nostro territorio, anche all’autonomia differenziata e al superamento del modello di Repubblica parlamentare attraverso l’elezione diretta del capo dell’esecutivo. Come ha ribadito al Binario 7 anche Simone Pulici del Direttivo di Anpi Monza e Brianza.

Non meno delicato è il tema di una transizione ecologica fondata sulla difesa e valorizzazione del lavoro e di un’economia rinnovata e sostenibile. “Non bisogna scaricare la transizione sulle fasce più deboli della popolazione” spiega Francesco Pasquali, segretario delle Acli milanesi con delega per Monza e Brianza.
Il vivere in un ambiente sano e allo stesso tempo equo, in cui la vivibilità sia migliore per tutti e, possibilmente, al riparo anche da infiltrazioni mafiose, è un’esigenza sottolineata nel corso dell’Assemblea provinciale delle associazioni anche da Valerio D’Ippolito di Libera e da Giorgio Majoli di Legambiente.
Il lavoro da fare, insomma, è tanto. Le idee, da coordinare e mettere a punto, non mancano. E così la Cgil di Monza e Brianza, insieme al Coordinamento delle associazioni, sta già definendo le prossime iniziative. Tra queste ci sarà anche un flash mob.