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L’odissea di Lesmo senza gas (sindaco compreso) è finita

4 settembre 2023 | 18:09
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L’odissea di Lesmo senza gas (sindaco compreso) è finita
Uno dei tratti stradali perforati.

3mila persone senza acqua calda né gas per cucinare per 3-5 giorni. Compreso Francesco Montorio che lamenta anche la scarsa comunicazione del gestore.

L’odissea di Lesmo senza gas è terminata il 2 settembre, con la chiusura ufficiale dell’imponente intervento nel sesto giorno dal fulmine che ha colpito le condutture di gas e acqua. Lo ha annunciato il sindaco Francesco Montorio, residente proprio in una delle vie colpite, con un comunicato stampa fiume, nel quale ha ripercorso le tappe del problema. Un problema che si è dilatato di giorno in giorno esasperando circa 3mila cittadini impossibilitati a fare una doccia calda o a cucinare. E che ha richiesto un’operazione fuori dalla norma per ditte specializzate incaricate da Italgas e protezione civile, con particolari mezzi destinati a risucchiare letteralmente l’acqua dai tubi del gas.

QUESTIONI APERTE

Risolto il disagio tecnico si aprono altri due problemi. Il primo è il ripristino del manto stradale che le ditte incaricate da Italgas hanno dovuto ridurre a colabrodo, alla ricerca dei punti critici nelle condutture. “la sistemazione sarà a carico di Italgas e di eventuali altri soggetti di cui si dovessero verificare responsabilità – ha detto il sindaco Montorio – ma sui tempi non ci sono ancora certezze; è in corso in questi giorni la stiam dei danni”.

Francesco Montorio Sindaco Lesmo Mb

Il secondo problema è quello diplomatico. Secondo alcune famiglie (che si sono espresse via social o rivolgendosi al Comune) ma anche secondo il sindaco, la comunicazione è stata inefficace e ha contribuito ad aumentare il disagio e ad esasperare gli animi. “Dai fatti emergono in modo chiaro e incontrovertibile le responsabilità di Italgas  – ha scritto Montorio nel suo comunicato – nel non aver saputo comprendere da subito l’entità del danno e soprattutto nel non aver sentito alcuna necessità di avviare immediatamente con l’Amministrazione, quindi con i cittadini, un dialogo per un’informazione ufficiale, puntuale, costante e corretta rispetto soprattutto ai tempi di risoluzione che consentisse a tutti di affrontare in modo adeguato i disagi che si stavano concretizzando”. Su questo fronte il primo cittadino non ha nascosto l’auspicio che da Italgas arrivi una comunicazione conciliante nei confronti dei cittadini di Lesmo, vittime di un forte disagio e di scarso coinvolgimento. Lo stesso scarso coinvolgimento che avrebbe patito l’Amministrazione comunale, “non essndoci stata counicata la durata dell’intervento – è stato il succo – non ci è stato dato modo di organizzare eventuali mobilitazioni”.

E, per finire: “Un sincero ringraziamento va alle persone che hanno lavorato per 5 giorni ininterrottamente – ha chiosato Montorio – 𝐒𝐢 𝐫𝐢𝐧𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 che, pur particolarmente provati, hanno mantenuto un atteggiamento dignitoso anche nella legittima e comprensibile protesta”.

LE CAUSE DEL DANNO

I fatti che hanno generato il danno sono legati appunto a un fulmine che ha colpito il 28 agosto un tubo del gas, di fatto “fondendolo” con quello dell’acqua della rete idrica cittadina gestita da Brianzacque. Le due infrastrutture pare fossero state posizionate troppo vicine una all’altra. Il risultato è stato una commistione che ha immesso acqua nei tubi del gas, costringendo poi gli operai a una lunga mappatura e bonifica della rete. Da qui l’allungamento dei tempi di ripristino: 3 giorni per circa 500 utenze e più di 5 per altrettante.