Cronaca

Oltre mille reperti recuperati in uno scavo clandestino: denunciato anziano

Tra i reperti recuperati si trovano manufatti in ceramica e piombo, fibule, chiavi, spille, anelli e altri oggetti di varia natura

I preziosi trovati

In un colpo di successo nella lotta al traffico illegale di beni culturali, i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza hanno restituito al patrimonio dello Stato italiano oltre mille reperti provenienti da scavi clandestini. Questo straordinario recupero è avvenuto in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria di Mantova e i funzionari archeologici della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova.

Un eclettico tesoro di reperti
Tra i reperti recuperati si trovano manufatti in ceramica e piombo, fibule, chiavi, spille, anelli e altri oggetti di varia natura. La varietà di questi oggetti abbraccia un ampio arco cronologico, dai reperti di età protostorica del V secolo a.C. fino al XX secolo dell’era comune. Questa straordinaria collezione rappresenta una testimonianza della ricca storia culturale dell’area.L’operazione dei Carabinieri è stata condotta durante attività di controllo ai mercati e alle fiere di antiquariato, durante le quali sono stati sequestrati attrezzi e materiale utilizzato per ricerche e scavi illeciti, nonché numerosi pesi in metallo di varie dimensioni. Tra i reperti sequestrati si trovano anche palle per avancarica in metallo e circa 200 oggetti in bronzo e metallo di diverse forme e dimensioni, alcuni bronzetti e frammenti di vasi in terracotta.

L’attività di indagine ha portato alla scoperta di circa 600 monete in varie realizzazioni metalliche, tra cui oro, argento e leghe non nobili. Queste monete sono in eccellente stato di conservazione e coprono un’ampia gamma di epoche, dalle prime forme di monetazione note in ambito padano (VI-V sec. a.C.) fino al XIX secolo, con alcuni esemplari risalenti all’età romana, tardoantica e medievale.

Una persona coinvolta
L’indagine ha identificato un anziano cittadino della provincia di Mantova come presunto responsabile delle attività di scavo e ricerca illeciti che hanno portato a questa straordinaria scoperta. Questa persona è stata deferita in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per reati di ricettazione e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.

Questa operazione di successo testimonia l’importanza della riforma legislativa introdotta dalla Legge n. 22 del 9 marzo 2022. Tale riforma ha introdotto nuovi e specifici delitti a tutela del patrimonio culturale, incluso il possesso ingiustificato di strumenti per il sondaggio del terreno o di apparecchiature per la rilevazione dei metalli all’interno di aree e parchi archeologici, di zone di interesse archeologico o di aree soggette a lavori sottoposti alle procedure di verifica preventiva dell’interesse archeologico.

Questa straordinaria operazione dei Carabinieri rappresenta un passo importante nella protezione e nella restituzione del patrimonio culturale italiano e dimostra che la legge è dalla parte della cultura e della storia.

 

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