Monza, donata ai Giardini delle Serre di Villa Reale la scultura di Alessandra Porfidia

L’opera, realizzata in ferro di recupero ossidato con dimensioni di 200x300x100 centimetri, si propone come materia segnata, incisa dal tempo, un pieno che è anche memoria del recente passato industriale della Brianza e segno della sua vocazione al lavoro.
“Il portale si propone come materia segnata, incisa dal tempo, un pieno che è anche memoria del recente passato industriale della brianza e segno della sua vocazione al lavoro”. Così l’artista Alessandra Porfidia parlando di Architettura del vuoto – Portale tra artificio e immaginazione, opera donata ufficialmente ai Giardini delle Serre della Villa Reale nella mattinata di sabato 24 settembre, alla presenza del sindaco Paolo Pilotto e dell’assessora alla Cultura Arianna Bettin.
Una scelta, quella dell’artista e docente di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, che vuole lasciare il segno in chiusura della mostra “Territori del sentire”, inaugurata sabato 15 aprile e promossa da Thuja LabAPS in coprogettazione con la Cooperativa La Meridiana, nell’ambito del progetto Generazione Senior.

“Questo progetto doveva vedere la sua chiusura a maggio ma per una serie di ragioni, tra cui quella della nuova luce, prospettiva, data alle Serre, abbiamo deciso di prorogare questa esperienza – ricorda Bettin. “I Giardini delle Serre, uno dei gioielli più luminosi della Villa, non devono essere semplicemente visti come un luogo dove vengono svolte quotidiane attività legate alla botanica e al giardinaggio ma anche come un spazio con un portato artistico, culturale, storico importantissimo. Un vero e proprio palcoscenico per l’arte e la cultura. Quello di Territori del sentire è stato un progetto che ha visto Monza al centro di una rete che ha unito altri due comuni, quello di Villasanta e quello di Nova Milanese e diverse realtà brianzole”.

L’opera
La scultura realizzata da Alessandra Porfidia, come ha sottolineato l’artista stessa, è stata concepita appositamente per i Giardini delle Serre. Si tratta di un imponente lavoro, realizzato in ferro di recupero ossidato con dimensioni di 200x300x100 centimetri, che rappresenta un’interpretazione creativa del concetto del vuoto. La struttura è composta da una serie di forme geometriche e organiche che si intrecciano in un ritmo suggestivo, offrendo una visione unica che invita lo spettatore a esplorare spazi al di là dei confini convenzionali.

“L’opera, oggi donata al Comune di Monza, ha visto la luce grazie all’assistenza tecnica, logostica e al materiale di recupero messi a disposizione dall’azienda Cini Solutions – ha ricordato Porfidia. “C’è una particolare connessione tra il luogo che l’ha accolta e quello dove è nata, un legame vitale che da subito ha individuato nel vuoto l’energia di un comune sentire. Già solo entrando nelle strutture industriali della Cini Solution ho provato una sensazione di armonia, la stessa seppur diversa che ho poi ritrovato nei Giardini delle Serre della Villa Reale. Un luogo straordinario per la cura e l’anima di chi lo ha pensato e di chi lo mantiene con attenzione e sensibilità ogni giorno. Si è cosi generata una sorta di alchimia del sentire che ha favorito la scoperta delle forme delle opere realizzate ed esposte tra cui quella oggi donata. Un lavoro importante per le dimensioni, articolato per piani geometrici e vuoti con pochi ma significativi innesti plastico volumetrici, in cui lo spazio è protagonista”.
E ha aggiunto: “È lo spazio infatti a dettare le forme. L’opera è costruita come un’architettura che crea il vuoto confrontandosi con il contesto in cui si colloca. Ovvero nell’armonia pura dei luoghi e nella bellezza della natura circostante. Mi auguro che gli sguardi dei fruitori, attraversando il vuoto, colgano l’armonia tra i diversi elementi. Guardare attraverso il vuoto grazie all’inquadratura delle forme aiuta acreare uno scarto tra immaginazione e reale, scoprendo un nuovo paesaggio, costruito dalla dura materia dell’artificio e insieme dal verde, per ognuno differente”.