Monza, elezioni suppletive: Cateno De Luca (ScN) lancia il programma elettorale

16 settembre 2023 | 10:33
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Monza, elezioni suppletive: Cateno De Luca (ScN) lancia il programma elettorale

A sostenere la sua candidatura, venerdì 15 settembre nella sala Chaplin del Teatro Binario 7 di Monza, una platea composta da alcuni cittadini monzesi, esponenti di ScN nonchè un gruppo di giovani militanti arrivati in pullman dalla Sicilia. Si voterà il 22 e il 23 ottobre per il posto rimasto vacante al Senato dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.

La competenza senza confini“, questo lo slogan lanciato dal leader di Sud chiama Nord (per l’occasione Sud con Nord), nonchè sindaco di Taormina, Cateno De Luca, classe ’72 nato a Fiumedinisi, per aprire la sua campagna elettorale in occasione delle elezioni suppletive per il Senato nel collegio di Monza e Brianza. A sostenere la sua candidatura, venerdì 15 settembre nella sala Chaplin del Teatro Binario 7 di Monza, una platea composta da alcuni cittadini monzesi, esponenti di ScN nonchè un gruppo di giovani militanti arrivati in pullman dalla Sicilia.

Si voterà il 22 e il 23 ottobre per il posto rimasto vacante al Senato dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Il centrodestra ha proposto la candidatura di Adriano Galliani, storico braccio destro del Cavaliere, il centrosinistra ha iniziato ad agosto le interlocuzioni per trovare il proprio nome, a fine luglio si è candidato ufficialmente Marco Cappato, esponente dei radicali ed è uscito allo scoperto anche Domenico di Modugno, PCI. A questi si è aggiunto, a fine agosto, il nome del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca che nella serata di venerdì 15 settembre ha lanciato il suo programma elettorale.

“Perchè Cateno De Luca a Monza? – esordisce l’onorevole Giuseppe Lombardo, presidente di Sicilia Vera, prima esperienza civica del movimento. “Il nostro slogan, la competenza senza confini, è la dimostrazione che quello che abbiamo fatto bene in Sicilia può essere fatto bene in tutta Italia. Noi siamo partiti con Sicilia Vera nel 2007, il 18 marzo, quando ancora De Luca era sindaco del piccolo comune di Fiumedinisi. Da allora abbiamo continuato a crescere fino a prendere la decisione di esportare il nostro modello di buona politica su scala nazionale, fondando nel 2022 ScN. Noi non ci consideriamo politici, ma amministratori. Cateno De Luca è un pò un manager della pubblica amministrazione perchè soltanto con un approccio manageriale si risolvono i problemi e si danno le risposte”.

Cateno De Luca elezioni suppletive senato Monza

E ha concluso: “In tre anni e mezzo amministrando Messina, nonostante due anni di pandemia, siamo riusciti a fare quello che nessun altro era riuscito a fare in trent’anni in tutti i settori, dai servizi pubblici alla gestione del comune. E allora perchè questo modello non farlo diventare un modello su scala nazionale?”.

Cateno De Luca elezioni suppletive senato Monza

“Da diversi mesi ormai il progetto è costruito sulle spalle di tutte le regioni – rilancia la portavoce di ScN, onorevole Laura Castelli. “Vogliamo raccontare una storia vera di persone che da anni, con competenza e dedizione, raccontano un altro modo di fare politica, un modo concreto. Monza è una provincia molto grande con tanti problemi, abbiamo avuto modo di confrontarci su questo e continueremo a farlo con gli enti locali e i cittadini. Nelle prossime settimane ci saranno numerosi incontri per confrontarci ed esporre le nostre idee”.

Gli attacchi agli avversari

Se già non sono mancate, nelle scorse settimane, alcune frecce scagliate contro gli avversari di campagna elettorale alle quali sono seguiti accesi botta e risposta, anche nella serata di venerdì De Luca ha esordito attaccando gli altri candidati.

Cateno De Luca elezioni suppletive senato Monza

“Noi siamo qui per una campagna elettorale, ci proponiamo per rappresentare un popolo, un pezzo di territorio importante, della locomotiva dell’Italia e dell’Europa. Adriano Galliani è già stato in Senato, anche se non ve ne siete accorti. Quando la famiglia Berlusconi decise che doveva andare in Senato, Galliani rispose obbedisco. Ma è stato un pò indisciplinato. Forse ci sarà andato cinque volte? Tre volte? A volte sembra che fosse a vedere le partite invece di presenziare alle sedute. E a me sembra giusto, cosa centri con la politica? Con il fare politica? Sei un grande dirigente sportivo. Io che sono un tuo ammiratore, non posso che dirti: continua a fare il tuo mestiere, che lo sai fare bene”.

“Qual’è il mestiere di Marco Cappato? – ha proseguito poi rivolto al candidato sostenuto dal centrosinistra. “Quelli di sinistra con il Rolex o quelli che fanno le campagne per raccogliere fondi per il mondo, chiudendo poi i convegni con caviale e champagne, ovviamente si sono posti il problema dei disoccupati. Marco Cappato oggi è politicamente disoccupato, a differenza mia. Nemmeno il PD lo voleva, avrebbero di certo preferito un loro candidato, non imposto dall’alto…”.

Il programma e le idee

Ma qual è il programma di Cateno De Luca e del movimento che rappresenta? In sintesi, come si legge nel documento ufficiale, la linea da adottare è “più autonomia e meno burocrazia“.

“Immaginiamo un’Italia dei Comuni, memori del motto di Don Luigi Sturzo, secondo il quale lo Stato è un’ordine necessario al vivere civile, lo statalismo è invece il distruttore di ogni ordine istituzionale e di ogni morale amministrativa. Noi chiediamo un’autonomia che non esalti le differenze tra le varie aree del Paese, ma al contrario le riduca, nella consapevolezza che ogni euro investito nelle aree arretrate genera una ricaduta di 41 centesimi in quelle già sviluppate, mentre non avviene il contrario! Più poteri alle autonomie locali significa anche immaginare un ruolo ancora più centrale dei Sindaci, ai quali vanno attribuiti maggiori poteri anche in materia di tutela dell’ordine pubblico, ovviamente in sinergia con le altre figure istituzionali preposte a tale ruolo”.

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“Il patto di solidarietà Sud/Nord da noi immaginato non si risolve in una semplice invocazione di risorse finanziarie, ma anche nella dotazione di infrastrutture materiali e immateriali, nel completamento della digitalizzazione dei servizi, in una reale attuazione del titolo V della Costituzione e nell’effettivo riconoscimento delle autonomie regionali, insieme all’eliminazione della frammentazione di competenze tra le regioni e gli enti locali. Siamo anche favorevoli ad una riforma elettorale e costituzionaleche dia un ruolo più autorevole al presidente del Consiglio dei ministri: l’elezione diretta del Premier, che noi proponiamo, assimilerebbe questa figura a quella di un Sindaco – il Sindaco d’Italia – con una maggioranza stabile. L’autonomia non è solo un principio o un obbiettivo da sbandierare nelle campagne elettorali. Per questo motivo abbiamo rifiutato ogni offerta politicva dei coisiddetti partiti tradizionali, che da decenni hanno ridotto il paese in queste condizioni e non intendiamo stringere alleanze con il centrodenstra, con il centrosinistra e nemmeno con gli altri partiti nati dai loro scarti”.