MBNews nel “dietro le quinte” del Kernel Lab 2023. Ecco cosa vedrete

Abbiamo trascorso un pomeriggio al Liceo Artistico Nanni Valentini (novità di quest’anno) per sbirciare un po’ come procedono i preparativi del festival luminoso più atteso e apprezzato di Monza
Monza. Il conto alla rovescia ad uno degli spettacoli più apprezzati di Monza è iniziato: il Kernel Festival torna protagonista in città questo fine settimana, venerdì 29 e sabato 30 settembre. Un’edizione speciale quella di quest’anno che ha trasformato il Kernel in un vero e proprio laboratorio itinerante. E che per la prima volta vede anche la partecipazione attiva degli studenti del Liceo Artistico Nanni Valentini. A due giorni dal via ufficiale dell’edizione 2023, noi di MBNews.it abbiamo deciso di andare a sbirciare un po’ il dietro le quinte di questo attesissimo festival luminoso: abbiamo trascorso un pomeriggio insieme ai ragazzi del liceo monzese, abbiamo partecipato al workshop di visual mapping e assistito alle prove in anteprima della Light Parade, altra grande novità. E, ovviamente, ora, vi raccontiamo tutto.
MBNews nel “dietro le quinte” del Kernel Lab: prima tappa il work shop di Visual Mapping
Come detto, quest’anno il Kernel diventa un laboratorio di sperimentazione che punta alle figure emergenti legate al mondo delle videoproiezioni, della musica e dell’arte. Lo scorso 25 settembre è partito l’esclusivo workshop di Video Mapping Live all’interno del liceo artistico della Villa Reale. Il laboratorio è stata la nostra prima tappa. Abbiamo incontrato i due professori d’eccezione: Roul Battilani, modenese art director di Delumen e Vincio Siracusano, artista e musicista messinese. Cinque giorni per progettare insieme agli studenti del worshop uno spettacolo di luci e suoni che andrà in scena proprio durante il festival.

“Questo è un laboratorio molto particolare perché non si basa tanto sullo studio delle tecniche del video mapping ma sulla pratica vera e propria – ci spiega Vincio – stiamo producendo insieme ai ragazzi tutti i contenuti che saranno proiettati sulla facciata del Liceo durante i live. Ce ne sarà una anche mia e di Roul, sempre ovviamente con il supporto di chi sta partecipando al laboratorio”.
Un programma intensivo di 52 ore a cui stanno partecipando una decina decina di ragazzi e ragazzi, studenti e professionisti in vari settori, provenienti anche da Milano e Brescia. Un’occasione unica per molti di loro, come ci spiega Emanuela, fotografa di Milano: “è un settore che mi piace, ma che si studia poco nelle scuole e laboratori come questi permettono di affinare meglio le competenze”.
Il cortile del Liceo Nanni Valentini, cuore pulsante del Kernel Lab
C’è chi assembla, chi coordina, chi taglia e chi pianifica. Durante il nostro pomeriggio al Liceo artistico della Villa Reale abbiamo visto decine di studenti correre incessantemente da una parte all’altra per preparare le varie installazioni nel cortile della scuola: storia, arte, musica. Tutto in un unico luogo.
“Quello che si vedrà è un lavoro che dura da un anno portato avanti dalla classe quarta di scenografia – ci spiegano i professori– siamo partiti dal mito di Icaro, che abbiamo analizzato anche in collaborazione con la docente di lettere, facendo un grande lavoro di analisi sotto i vari aspetti. I ragazzi si sono messi il mito addosso: il labirinto rappresenta un po’ il percorso la vita, il percorso che i nostri ragazzi fanno e faranno”.
Da mero progetto scolastico a installazione interattiva per il Kernel, come nasce questa collaborazione? “Dato che quest’anno il festival è improntato sui laboratori, abbiamo capito che anche il nostro progetto si poteva sposare bene con il Kernel – continuano– così abbiamo iniziato a lavorare anche sull’uso dei materiali rendendo le pareti del labirinto dei pannelli adibiti anche alle proiezioni di visual mapping. Chi verrà a trovarci, vivrà un’esperienza davvero unica”.
TRA LE NOVITA’ DELL’EDIZIONE 2023, LA LIGHT PARADE: ECCO COME SARA’
Il nostro tempo al Liceo Nanni Valentini è giunto al termine, ma prima di rientrare in redazioni ci siamo gustati uno spettacolo in anteprima, ovvero la Light Parade, grande novità dell’edizione 2023. A partire dal complesso della Reggia raggiungerà il centro storico, illuminando le principali piazze della
città con flashmob di luce, musica e danza. Un progetto di comunità, realizzato grazie al contributo di Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, che coinvolge realtà locali accademiche e sociali del territorio quali Il Veliero, Rete TikiTaka, Istituto Tecnico Industriale Hensemberger e Accademia Professionale PBS.

Per le vie di Monza ci saranno tre gruppi che sfileranno con esibizioni coreografiche di musica e danza accompagnate dalla dinamicità di luci e colori che caratterizza i costumi luminosi dei performer,
confezionati e realizzati dagli studenti dell’Accademia PBS, sotto la guida dei loro docenti e di AreaOdeon. La tecnologia alla base del sistema d’illuminazione dei costumi, controllabile e gestibile da smartphone è prodotta da Onda Studio e sviluppata da Marcello Arosio, Davide Cappelletti, prof. Flavio Scrima dell’ITI Hensemberger con il supporto di Wimex s.p.a.
“Abbiamo apprezzato la collaborazione che quest’anno, per la prima volta, AreaOdeon ha stretto con la
Rete TikiTaka e con Il Veliero, realtà ormai storiche e consolidate che nel nostro territorio si occupano
dell’inclusione di persone con disabilità in ogni aspetto della vita quotidiana – commenta Marta Petenzi, segretario generale della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus – L’attenzione all’inclusione si aggiunge così al coinvolgimento degli studenti e delle generazioni più giovani, da sempre uno dei punti di forza della manifestazione che, con le sue installazioni sperimentali e innovative, punta a valorizzare i beni storici e architettonici della città”.