Mobilita' sostenibile

Monza, mobilità sostenibile? “La strada è ancora lunga”

L'iniziativa, organizzata da Legambiente in collaborazione con Fiab MonzainBici e il Comune, ha conteggiato i passaggi di mezzi in 15 punti della città. Tra le ore 7 e le 9 sono stati 3400, gli stessi degli anni scorsi.

biciclette critical mass
- Foto d'Archivio

Monza. La strada verso un definitivo incremento della mobilità sostenibile è ancora lunga. Anche perché sulle strade della Brianza e del suo capoluogo, nonostante le tematiche ambientali siano ormai fisse nell’agenda politica e centrali nel dibattito pubblico, ci sono ancora troppi mezzi a motore. Non è un’opinione, ma è la realtà che fanno emergere anche i dati raccolti da “Giretto d’Italia”, l’iniziativa organizzata da Legambiente in collaborazione con Fiab MonzainBici e il Comune di Monza.

Mercoledì 20 settembre, dalle ore 7 alle ore 9, quindi in una fascia temporale fortemente caratterizzata dagli spostamenti per andare a scuola e al lavoro, sono stati contati le biciclette e i monopattini che hanno attraversato 15 punti della città di Teodolinda.

Da Corso Milano e via Cavallotti, da via Lecco a via Buonarroti, da via Pergolesi a via Carlo Alberto, proprio nella Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, i volontari di Legambiente Circolo Alexander Langer e di Fiab MonzainBici hanno registrato il passaggio di 3400 mezzi sostenibili di cui 84% bici e 16% monopattini.

Fiab-monitoraggio

I NUMERI

“Per quanto riguarda il confronto con gli scorsi anni, che è stato possibile fare per alcune strade e per la fascia oraria 8/9, non abbiamo registrato variazioni significative – spiega Saveria Fontana, presidente di Fiab MonzainBici – quindi non c’è un incremento né un decremento dell’uso di biciclette e monopattini a Monza”.

Il risultato finale probabilmente confermerà il capoluogo della Brianza, come già nel 2022, a metà classifica tra le 33 città italiane che hanno partecipato all’edizione 2023 di “Giretto d’Italia”. In attesa del verdetto, che dovrebbe arrivare nei primi giorni di ottobre, resta la sostanza dei dati censiti.

“Abbiamo osservato omogeneità dei numeri nelle due fasce orarie 7-8 e 8-9 – continua Fontana – la strada con maggiore flusso di mezzi sostenibili è risultata corso Milano con 460 passaggi di mezzi sostenibili, mentre in viale Libertà nella zona dell’Istituto Mapelli, quella con flusso minore tra quelle censite, abbiamo avuto 85 passaggi”.

Fiab-monitoraggio
Da sin. Maddalena Viola (Legambiente), Giada Turato (Comune di Monza) e Saveria Fontana (Fiab MonzainBici)

Tra il picco più alto e quello più basso, c’è poi la medietà delle altre vie di Monza dove si è svolta “Giretto d’Italia”. “Su via Monte Bianco angolo Villoresi, via Lecco, viale Regina Margherita, via Prina, via Carlo Alberto, via Caduri del lavoro, via Buonarroti, via Mentana e via Cavallotti abbiamo avuto per ciascuna strada un flusso che varia in ordine decrescente tra un massimo di 330 e un minimo di 210 mezzi sostenibili” spiega la presidente di Fiab MonzainBici.

LA SITUAZIONE

La classifica delle 33 città italiane che emergerà da “Giretto d’Italia” non avrà valore statistico perché i conteggi non saranno riparametrati in base al numero di abitanti di ogni singola realtà partecipante. Però sicuramente i dati raccolti indicano una tendenza di cui le amministrazioni comunali, gli enti pubblici in generale, le aziende e le associazioni possono tener conto per spingere sempre più persone ad usare mezzi sostenibili per gli spostamenti quotidiani.

“Incrociare i dati raccolti con quelli a disposizione di Monza Mobilità, in particolare sul flusso delle auto, dovrebbe consentire di fare dei ragionamenti sulle progettazioni future per quanto riguarda gli interventi in favore della ciclabilità e per la stesura del PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile)” è l’auspicio di Fontana.

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LE PROSPETTIVE

Se l’obiettivo del Comune di Monza è ridurre gli spostamenti in auto in città dall’attuale 70% al 50% del flusso nei prossimi 10 anni, le strategie messe in campo devono sicuramente essere più efficaci.

“Ci dobbiamo impegnare in rete, associazioni e Comune, coinvolgendo i mobility manager scolastici e aziendali e naturalmente ognuno nel proprio ruolo e con gli strumenti che ha – conclude la presidente di Fiab MonzainBici – interventi prioritari sono: rendere tutta la città a 30 km/h, istituire isole scolastiche, la pista ciclabile in corso Milano e l’ampliamento della zona a traffico limitato, che attualmente copre parte del centro storico”.

 

 

 

 

 

 

 

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