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Ospedale di Vimercate: una “task force” per la Terapia del Dolore

14 settembre 2023 | 12:04
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Ospedale di Vimercate: una “task force” per la Terapia del Dolore
Il team

Il servizio di Terapia del Dolore per migliorare la qualità della vita dei pazienti

L’Ospedale di Vimercate ha creato una squadra speciale, una “task force,” per affrontare la Terapia del Dolore con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie dolorose croniche o che hanno subito traumi o interventi chirurgici. Questo servizio di Terapia del Dolore è gestito da quattro esperti anestesisti altamente qualificati: Raffaella Bigi, Francesca Verga, Roberta Trimarco e il nuovo arrivato, Antonio Mazzola.

Questo servizio all’Ospedale di Vimercate accoglie pazienti da diverse aree di degenza ospedaliera, ma è aperto anche a coloro che sono stati indirizzati da medici curanti o specialisti attraverso una prescrizione medica.

La squadra di anestesisti altamente specializzati è in grado di offrire una vasta gamma di trattamenti e terapie per il dolore, compresi farmaci analgesici, procedure invasive e terapie non farmacologiche come la fisioterapia e la terapia occupazionale. L’approccio multidisciplinare consente di personalizzare il trattamento in base alle esigenze specifiche di ciascun paziente, garantendo così un piano terapeutico mirato ed efficace.

Il dolore cronico è una sfida significativa per molte persone, e la Terapia del Dolore svolge un ruolo essenziale nel migliorare la loro qualità della vita. Grazie a questa “task force” dedicata alla Terapia del Dolore, l’Ospedale di Vimercate si impegna a fornire cure di alta qualità e supporto ai pazienti affetti da dolore cronico o acuto, garantendo loro un percorso terapeutico personalizzato e attento alle loro esigenze.

“Garantiamo, in alcune situazioni difficili – assicura Raffaela Bigi – la possibilità di essere visitati entro tre giorni o al massimo, entro dieci. La maggior parte dei nostri pazienti – aggiunge la specialista – hanno un’artrosi cronica, con la presenza di ernie discali o di stenosi del canale vertebrale, oppure sono malati che soffrono di artrosi tra un’articolazione e l’altra. Ci sono anche pazienti con problematiche a livello dell’anca, del ginocchio, della spalla suscettibili di intervento chirurgico, che quindi necessitano di una terapia farmacologica e infiltrativa in loco per lenire l’artrosi presente. Abbiamo anche pazienti, poi, con patologie sistemiche come ad esempio l’artrite reumatoide, la fibromialgia, le cefalee o con l’Herpes Zoster e patologie e neuropatie del Trigemino”.

I pazienti con patologie osseo-articolari sono soprattutto grandi anziani, ultraottantenni. Quelli affetti da altre patologie come la fibromialgia e l’artrite reumatoide sono compresi in una fascia d’età che va dai 40 ai 60 anni: patologie che colpiscono soprattutto le donne (80%).

La terapia è farmacologica, ma anche infiltrativa (in regime ambulatoriale, in totale sicurezza, e speso con l’ausilio dell’ecografia) che necessita di essere sviluppata in cicli.

Il gruppo di anestesisti si occupa esclusivamente di terapia de dolore cronico. Dal 2018 registrano un costante incremento di pazienti: nel 2021 erano 207, nel primo semestre del 2023 sono già 375.

“L’attività del terapista del dolore – ricorda Raffaella Bigi – non si limita alla visita ambulatoriale e al successivo controllo. Prevede anche la valutazione e il trattamento di tutti i fattori che impattano negativamente sulla vita del paziente e che sono riconducibili al dolore (ansia, depressione, disturbi del sonno, disabilità)”.

Parte integrante del servizio di terapia del dolore è la cosiddetta medicina complementare: se ne occupa una anestesista rianimatrice agopunturista. I pazienti in trattamento sono, fra gli altri, oncologici, fibromialgici, con artrite reumatoide. I risultati sono più che apprezzabili.