Pedemontana, la Provincia coi sindaci: no alla D Breve

Le osservazioni tecniche degli enti locali devono essere trasmesse entro il 13 settembre. Legali al lavoro per capire se il termine può slittare. Il parere politico è contrario.
Fronte unito del territorio sulla Tratta D Breve di Pedemontana: entro il 13 settembre Comuni del Vimercatese e Provincia MB devono presentare le osservazioni al progetto pubblicato ad agosto e anche l’ente brianzolo guidato da Luca Santambrogio ha preso una posizione contraria. E’ quanto emerso in una riunione tenutasi in settimana proprio in Provincia tra Santambrogio e i sindaci coinvolti dalla D Breve. All’ordine del giorno, le osservazioni al progetto che, sulla carta, devono pervenire entro il 3 ottobre, ma che Regione Lombardia ha chiesto agli enti pubblici di anticipare al 13 settembre per poter poi formulare anche un suo parere entro il 3 ottobre.
OSSERVAZIONI ALLA D BREVE: LEGALI, TECNICI E POLITICI AL LAVORO
Un’anticipazione che ha messo in difficoltà sindaci e presidente di Monza e Brianza accorciando i tempi. Dopo la riunione di questa settimana la questione da appianare riguarda proprio questo aspetto: i tempi delle osservazioni. “Anche con i nostri legali, stiamo cercando di capire se il termine del 13 è tassativo – ha spiegato Santambrogio – perché in questo caso trasmetteremo le osservazioni vere e proprie nell’ottica non perdere l’occasione di presentare le nostre istanze”. Ma se gli esperti della normativa chiarissero che ci sarà margine anche dopo il 13 per le osservazioni tecniche, allora è tutto un altro paio di maniche. “In Tal caso ci limiteremo alla presentazione di un parere più politico sull’intero progetto”, ha detto Santambrogio. Quale sarà questo parere l’ha chiarito lo stesso presidente della Provincia, e si tratta inequivocabilmente di un parere negativo. “Comunicheremo innanzitutto la posizione compatta di tutti i sindaci di forte contrarietà alla versione D Breve – ha detto – segnaleremo l’impatto ambientale che l’opera avrà sui territori, dal parco PANE (nella foto sotto) alle aree agricole, e segnaleremmo soprattutto gli esiti dello studio sul traffico che abbiamo commissionato al Pim. Esiti che dicono che la D Breve sul fronte viabilità è la soluzione meno efficace”.

LE ALTERNATIVE ALLA D BREVE
Sempre lo studio dice che altre alternative sono più valide, come il potenziamento dell’A51 o la D Lunga. Sulla D Lunga le posizione della Provincia e dei comuni potrebbero non essere più così allineate. L’impatto ambientale resterebbe alto ma Santambrogio, da parte sua, riconosce che ci sia una necessità di terminare il progetto Pedemontana e che la D Lunga (ovvero la versione originale che prosegue fino alle porte della Bergamasca) sia efficace dal punto di vista trasportistico. Su tutti questi temi gli uffici provinciali hanno lavorato per tutto agosto, così come gli uffici tecnici dei comuni, tenendo sempre attive entrambe le direttrici: da un lato provare a fare un’opposizione radicale al progetto, ma contemporaneamente preparando le osservazioni per non arrivare impreparati se la D Breve si imporrà come soluzione inevitabile.