Villa Reale, arriva “La Materia dell’Arte”: mostra di Mario Arlati coi ragazzi del Carrobiolo

La presentazione della mostra delle opere di Arlati, che sarà visitabile dal 19 ottobre al 26 novembre, è stata occasione anche per presentare il risultato del progetto “Flag”, che ha visto i ragazzi con fragilità dell’impresa sociale “Il Carro” realizzare, in collaborazione con l’artista milanese, una bandiera dell’Onu con materiali di riciclo.
Bellezza, sostenibilità, inclusione. Queste le tre parole chiave individuate dall’assessore al Welfare e alla Salute del comune di Monza, Egidio Riva, durante la presentazione, venerdì 29 settembre, degli esiti del progetto “Flag“, sostenuto da UNIDO ITPO e organizzato da M.Ar.Co. in collaborazione con l’impresa sociale “Il Carro” e della mostra “La Materia dell’Arte“, che si terrà dal 19 ottobre alla Villa Reale. Filo conduttore l’opera dell’artista milanese di fama internazionale Mario Arlati.
Il sodalizio tra M.Ar.Co. (Monza Arte Contemporanea) e il maestro Arlati si concretizza la prima volta con il progetto “Flag”, laboratorio all’insegna dell’inclusione tenutosi lo scorso luglio. Una quarantina di ragazzi con disabilità e problemi relazionali del Carro, seguiti dagli educatori e dal pittore milanese, hanno avuto l’opportunità di dipingere la bandiera delle Nazioni Unite su una tela realizzata con materiali recuperati da scarti tessili. A sostenere l’iniziativa UNIDO ITPO Italy, ufficio italiano per la promozione tecnologica e degli investimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale.

“In questa bandiera c’è tutto, la gioia, il lavoro dei ragazzi e tutti i valori per i quali lavoriamo, il concetto di economia circolare e l’inclusività – ha commentato durante la presentazione Diana Battaggia, presidente UNIDO ITPO italia. “Questa è un’opera d’arte che viaggerà moltissimo, perchè verrà portata in siti importanti, arriverà a Roma dove sarà collocata, per qualche mese, nel Ministero degli Affari Esteri. Il prossimo anno sarà a New York, poi a Dubai, sempre nell’ambito di conferenze internazionali”.
Soddisfazione anche dalla presidente dell’impresa sociale “Il Carro” Simona Ravizza.

“Quelli dell’arte e della bellezza sono temi che ci sono sempre stati cari. Il nostro è un centro educativo che opera da oltre trent’anni accogliendo ragazzi e preoccupandosi di creare per loro attività e oppurtunità per proseguire il loro percorso di crescita, con un focus particolare sulla dispersione scolastica ma non solo, all’insegna dell’inclusione. L’impresa sociale “Il Carro” nell’ultimo anno ha subito una trasformazione, prima era un associazione di volontariato, ora è un’impresa sociale che ha messo nel suo titolo educazione, cultura e housing. Poter collaborare con un’artista di fama internazionale come il maestro Arlati per noi è stato davvero unico e inaspettato”.
La mostra “La Materia dell’Arte”
La mostra “La Materia dell’Arte”, annunciata e organizzata da Ma.Ar.Co. con il patrocinio del comune di Monza, avrà luogo alla Villa Reale dal 19 ottobre al 26 novembre 2023 e vedrà una volta ancora coinvolti i ragazzi del Carro, che prenderanno parte attiva all’installazione delle opere di Arlati.
“Lavoreranno come receptionist, in sala durante l’esposizione ma potranno dare una mano anche in fase di allestimento della mostra – chiariscono gli organizzatori. “Saranno poi impegnati in attività laboratoriali che si svilupperanno durante l’evento”.

La mostra vedrà esposti i lavori di Mario Arlati, artista nato nel 1947 e formatosi artisticamente alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano, che spazia senza vincoli dal minimale pittorico alla complessa ricerca materica, generando superfici tridimensionali che hanno l’obbiettivo di far “perdere l’orizzonte” all’interlocutore. Da qui la serie delle sue opere più conosciute: superfici materiche e colori tipici del mediterraneo si alternano a basso rilievi stratificati ed informali che creano crateri, ferite e strappi, figli di uno spazialismo che ha sicuramente lasciato nell’artista il desiderio di intraprendere un cammino di totale avanguardia. Arlati è esigente con la materia e non la lascia mai stare “calma e ferma”: scava, incide, scolpisce superfici che grazie alla tridimensionalità, gli permettono di essere osservate in tempi diversi.
Al centro del lavoro una materia ricca di memoria come quella degli stracci: in Arlati, questo succede pensando al futuro, guardando al futuro di quelle memorie che oggi rappresentano consumo, ingombro che gli consegnano un energia vitale necessaria alla creazione delle sue opere. Stracci, volumi e colori saranno involucro meditativo alla ricerca della risposta alla domanda “dove stiamo andando”?