Il comitato “Io Scelgo Villasanta” guarda avanti e organizza un incontro interno probabilmente per decidere cosa fare in vista delle prossime elezioni amministrative. L’assemblea degli iscritti è prevista per sabato 16 settembre in Villa Camperio. Le scelte possibili che gli iscritti potrebbero trovarsi a valutare sono diverse. In primis la decisione sul cosa diventare da grandi. Se rimanere un comitato o se presentarsi alle prossime elezioni amministrative di Villasanta del 2024. Una scelta importante su cui da tempo si parla negli ambienti politici villasantesi.
Tra i temi affrontati da Io Scelgo Villasanta: scuola e urbanistica
Il gruppo in questi mesi ha fatto molto parlare di sé soprattutto per la forte critica all’Amministrazione comunale guidata dal centro sinistra. Tanti i temi affrontati da febbraio, mese di fondazione ufficiale del comitato, a oggi. La scuola, in particolare ha rappresentato un ambito di grande critica. Nell’occhio di Io scelgo Villasanta soprattutto il prefabbricato grigio voluto dal centro sinistra, che ora occupa metà giardino della scuola Villa e che in questi giorni inizierà ad accogliere i bambini della scuola materna Tagliabue.
La critica di Io Scelgo alla Giunta per la gestione della Lombarda Petroli
Scuola ma non solo. L’urbanistica è stato il grande tema di critica del comitato Io Scelgo Villasanta soprattutto in ambito Lombarda Petroli. Un tema caldo più che mai che ha visto il comitato puntare il dito contro la gestione del centrosinistra dell’area ormai dismessa e che sarà oggetto di bonifica.
Tema che sarà senza dubbio protagonista della prossima campagna elettorale considerando, in particolare, la recente acquisizione di un capannone da parte di un’associazione di cultura islamica. L’ombra di una moschea preoccupa sia destra che sinistra. Il sindaco Luca Ornago ha fatto recentemente sapere che incontrerà l’imam per capire le intenzioni sull’area. Intenzioni che in realtà, stando al PGT, dovrebbero attenersi ad attività in ambito produttivo. Dovrebbero. Dato che a Giussano la stessa associazione aveva creato una moschea abusiva all’interno di un locale adibito a uso commerciale.