Colpo di scena sull’ex Esselunga di via Toti a Vimercate: non sarà demolita, non sarà centro profughi ma sede di un’attività commerciale e dell’archivio del Comune. Lo ha comunicato la stessa società oggi, 22 settembre, solo un giorno dopo avere dichiarato alla stampa il suo “no” all’ipotesi di un centro profughi ventilata dalla prefettura. Il futuro dello stabile di via Toti, ex supermercato della catena e poi centro vaccini Covid, è dunque segnato: 1.300mq ospiteranno un’attività commerciale non alimentare e 2.200mq saranno a messi a disposizione dell’Amministrazione Comunale per essere utilizzati come magazzino e archivio.
“Da oltre un anno Esselunga ha avviato un proficuo dialogo con il Comune di Vimercate per delineare un progetto a beneficio della comunità, volto a riqualificare l’edificio di Vimercate in via Toti, precedentemente sede di un supermercato Esselunga – scrivono i vertici dell’impero di Caprotti – L’immobile ha una superficie di 3.500mq e dispone di circa un centinaio di posti auto. Esselunga ha proposto all’Amministrazione Comunale che la struttura, che rimarrà di proprietà dell’azienda, non sia più demolita, come inizialmente previsto, ma sia adibita ad un mix di funzioni pubbliche e private”. Quelle suddette, divise tra commerciale non alimentare e locali di servizio per l’ente pubblico.
L’accordo, in fase di definizione, “potrebbe essere sottoscritto da parte del Comune di Vimercate entro la fine dell’anno per poi avviare gli interventi di riqualificazione”, si chiude il comunicato di Esselunga.
Anche questa nota stampa, come quella di ieri sul no al centro profughi, è breve e rinvia i dettaglia ad altre occasioni. L’impressione è che l’idea della Prefettura di valutare l’ex supermercato come sede di un centro accoglienza abbia velocizzato procedure in corso e, di sicuro, gli annunci pubblici sui progetti in programma. Sulle tempistiche della rinascita dello stabile, in effetti, al momento non sono stati diffusi ulteriori dettagli.