Il sindaco Maurizio Bono incontrerà Paolo Berlusconi entro la fine dell’anno per parlargli del suo progetto: una grande biblioteca nell’ex scuola Olivetti con un patrimonio librario (e non) di portata sovracomunale, sale multimediali ed eventi a sfondo culturale. Tutto per segnare la memoria dell’arcorese Silvio Berlusconi, certo, ma anche per provare a sciogliere un nodo urbanistico complesso: il recupero del cuore storico di Arcore, tra via Umberto I, gli scalcinati ambulatori dell’ATS, l’ex cinema Centrale. Un obiettivo sul quale da almeno 20 anni si fallisce la presa nonostante numerosi tentativi fatti dalle diverse giunte.
“Con Paolo Berlusconi ci siamo parlati nei giorni dei funerali – ha raccontato il sindaco – e siamo rimasti d’accordo di incontrarci entro la fine dell’anno per discutere di una collaborazione a progetti culturali che celebrino la memoria di Silvio Berlusconi. Le strade possono essere diverse, ma la mia idea preferita è quella di una grande biblioteca”. Il primo cittadino ha spiegato anche di avere visitato, proprio in quest’ottica, la biblioteca di Cinisello e il Centro culturale Il Pertini, “una cosa bellissima, con sale multimediali e una varietà infinita di materiale”. Quella arcorese, di biblioteca, è collocata in un edificio vecchio e poco adeguato ai processi di modernizzazione che molte biblioteche stanno affrontando, “di fatto è una biblioteca da ragazzi”, ha detto Bono, “con il progetto che ho in mente diventerebbe tutta un’altra cosa e se riuscissimo a realizzarla all’interno dell’Olivetti potrebbe essere il traino per un recupero di quel quadrante della città che diventerebbe il salotto di Arcore“. Prospettive in grande stile nelle quali la famiglia Berlusconi potrebbe avere un ruolo centrale, se il centro culturale fosse dedicato al Cavaliere e, soprattutto, se i suoi eredi si dicessero disponibili a partecipare economicamente.
LO STATO ATTUALE DELL’EX SCUOLA OLIVETTI
Al momento l’ex scuola Olivetti, un tempo biblioteca, ma chiusa da decenni, versa in condizioni di abbandono. Nel 2021 è stato stanziato un finanziamento tramite il PNRR che dovrebbe bastare per sistemare le coperture, l’elemento più critico. I progetti però non sono ancora chiusi. E anche dopo l’intervento, ci sarebbero riqualificare molti altri elementi. Nello stesso quadrante cittadino c’è anche l’ex cinema Centrale, di proprietà di un privato, la famiglia Beretta, proprietaria anche dell’ex Cinema Apollo di via San Martino. Proprio la commistione tra proprietà pubblica e privata, negli ultimi 15 anni ha tenuto ogni progetto fermo al palo, in assenza di presupporti per un accordo. Se però l’idea del sindaco trovasse consensi e i dovuti appoggi, Bono spiega di non volersi fermare: “per riqualificare il centro storico, possiamo porcedere anche con gli espropri”.
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