Boom per le Giornate FAI d’Autunno: oltre 5mila visitatori per le cinque aperture!

Il tradizionale appuntamento ha consentito di visitare a Monza e in Brianza eccellenze non sempre accessibili e poco conosciute. Tra questi la Biblioteca Italiana per i Ciechi e la Villa Crivelli Arconati Pusterla di Limbiate.
Monza. Istruzione e formazione. Ma anche attenzione alla sicurezza dei cittadini e amore per la natura e per la storia. Il tutto condito con l’eccellenza e l’eccezionalità di luoghi che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni o quasi, senza però conoscerli o ignorandone l’importanza.
Ci hanno pensato allora laDelegazione di Monza e il Gruppo Fai Giovani Monza con le Giornate FAI d’Autunno a mostrare il 14 e il 15 ottobre la bellezza della Biblioteca Italiana per i Ciechi di Monza, la Villa Crivelli Arconati Pusterla di Limbiate, il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Monza e della Brianza, l’Autodromo Nazionale e il Parco di Monza.
L’operazione di (ri)scoperta, che grazie al Fai nelle Giornate d’Autunno a livello nazionale ha aperto al pubblico 700 punti d’interesse in 350 città di tutta Italia, ha centrato l’obiettivo. A Monza e in Brianza sono stati oltre 5mila le persone, per l’esattezza 5.295, che hanno avuto accesso a beni di solito di solito non visitabili. Tra loro anche i 900 bambini, molti dei quali vestiti a tema, che sono entrati nella Caserma dei Vigili del Fuoco a Monza.

IL COMMENTO
“In tutte le aperture c’è stata una partecipazione festosa e numerosa del pubblico, che è arrivato in molti casi anche da fuori Provincia e, per alcune visite all’Autodromo, svolte in inglese, anche da Svizzera, Germania, Inghilterra e Sudamerica” spiega ElenaColombo, capo delegazione FAI Monza.
“Per queste Giornate FAI d’Autunno siamo tornati a non prevedere prenotazioni e, per fortuna, non abbiamo avuto alcun problema con i visitatori, che hanno atteso di poter entrare nei beni e sono stati tutti accontentati” continua.
“Devo dire un grazie immenso ai nostri circa 140 volontari, che si sono impegnati a ritmi anche sostenuti in uno spirito di grande collaborazione – chiarisce Colombo – a cui si sono aggiunti 30 studenti dell’Istituto Statale Agrario “Luigi Castiglioni”, impegnati a Villa Crivelli Pusterla di Limbiate e una decina di persone che lavorano alla Biblioteca Italiana per i Ciechi di Monza”.

LA BIBLIOTECA
Tra le particolarità di questa 12ª edizione delle Giornate FAI d’Autunno c’era sicuramente la “prima volta” proprio della Biblioteca Italiana per i Ciechi e della Villa Crivelli Arconati Pusterla di Limbiate. Due luoghi che hanno raccolto rispettivamente 305 e 1078 visitatori e conservano molteplici valenze, ognuna da approfondire.
La prima, che è intitolata alla Regina Margherita e si trova in via Ferrari a Monza, in un quartiere un tempo periferico, ha una storia quasi centenaria. Anche se non tutta vissuta nella città di Teodolinda. L’istituzione dedicata ai ciechi e agli ipovedenti, infatti, nacque nel 1928 a Genova, fu poi spostata a Milano nel 1935 e dal 1943, per paura dei bombardamenti, in Villa Reale a Monza.
Dal 1995 è nella sede attuale, dove si trovano gli uffici amministrativi, la stamperia Braille, l’archivio, la redazione, il polo musicale.

“Abbiamo mostrato uno straordinario luogo di inclusione, un centro di cultura dove, anche grazie alla tecnologia e all’evoluzione, si leggono, producono e stampano libri e spartiti musicali che poi vengono richiesti in tutta Italia e nel mondo” spiega Colombo.
“Grazie anche alla professionalità e all’entusiasmo di chi ogni giorno lavora alla Biblioteca Italiana per i Ciechi, prima di tutto il presidente Pietro Piscitelli e il suo vice Nicola Stilla, si è raccontato del Braille – continua – è stato mostrato il funzionamento di macchine con le quali si stampano 5 milioni di pagine ogni anno“.
L’EX MANICOMIO
La Villa Crivelli Arconati Pusterla di Limbiate ha avuto diverse vite nella sua storia plurisecolare. Dimora nobiliare passata nella proprietà di più famiglie, è poi stato per decenni il più grande manicomio d’Italia. Prima ancora che, grazie alla legge Basaglia, terminasse la sua funzione ospedaliera, dal 1977 l’antica Villa è diventata sede dell’Istituto Statale di Agraria “Luigi Castiglioni”, botanico che è stato molto attivo anche nel Parco di Monza.

“La visita del FAI a questo monumento ancora così vivo come luogo di formazione si è svolta su tre registri narrativi – afferma il capo delegazione FAI Monza – il primo è quello storico ed ha riguardato anche il passaggio di Napoleone nella Villa, dove si sono sposate le sorelle”.
“Il secondo registro è quello della formazione con gli studenti che ci hanno aiutato a raccontare la loro scuola, dotata anche di una serra 4.0 – continua – il terzo è quello ospedaliero, legato all’ex manicomio, le cui strutture, all’epoca all’avanguardia, oggi non sono accessibili per motivi di sicurezza, ma nel passato è arrivato ad ospitare 3mila malati ed è stato completamente dismesso solo alla fine degli anni Novanta”.

I VIGILI DEL FUOCO
L’apertura di queste Giornate FAI d’Autunno che ha riscosso il maggior successo a livello di entrate, ben 2387 compresi i tantissimi bambini, alcuni dei quali diversamente abili, è stata sicuramente il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Monza e della Brianza. Non una novità, visto che nel 2019 era giù stata tra i beni aperti al pubblico, ma si può dire un successo ripetuto. Anche grazie ad alcune varianti sul tema che sono state particolarmente gradite.
“Oltre a mostrare, con la collaborazione incredibile di Vigili del fuoco effettivi e in pensione, i mezzi storici e la struttura della Caserma, che è un luogo di formazione continua – spiega Colombo – i visitatori hanno potuto vedere tre video in cui si raccontava il lavoro prezioso di queste figure professionali, anche per la salvaguardia dei beni culturali e si rivedeva, a 30 anni di distanza, un frammento dell’attentato di via Palestro a Milano, dove nel 1993 morirono anche tre Vigili del fuoco”.

L’AUTODROMO
Anche l’Autodromo Nazionale di Monza e il Parco di Monza si sono rivelati una sorta di “usato sicuro”. I due percorsi, “Oltre le corse, nel verde” e “Dietro le quinte del circus”, infatti, erano già stati inseriti a marzo 2023 nell’ultima edizione delle Giornate FAI di Primavera. Allora, però, l’eccesiva affluenza e la necessità di gruppi contingentati non avevano consentito di accontentare tutti i visitatori.
“Abbiamo così deciso di replicare anche in Autunno queste due aperture, che sono state premiate da 1525 entrate – afferma il capo delegazione FAI Monza – i percorsi che, tra le altre cose, hanno permesso di conoscere la storia e le modifiche del Tempio della velocità, uno dei tracciati più antichi al mondo ancora in attività, sono stati, comunque, aggiornati per i nubifragi della scorsa estate. Non c’è più il Bosco Bello e interi filari di alberi sono andati distrutti”.

Se si tratta del FAI l’Autunno è direttamente collegato alla Primavera, senza passare, potremmo dire, per l’Inverno. Così la Delegazione di Monza e il Gruppo Fai Giovani Monza, guidato da Marco Carrara, stanno già organizzando l’apertura dei beni per marzo 2024. Volete sapere quali? Top secret. Per ora accontentatevi del sapore agrodolce dell’attesa.