La società deve cambiare la sua organizzazione per far fronte con efficacia agli incalzanti eventi meteorologici e il presidente e AD di Brianzacque Enrico Boerci ha un’idea precisa: una task force e l’affidamento in gestione anche delle acque meteoriche al gestore della rete fognaria. Lo ha dichiarato oggi, poche ore dopo i nubifragi della notte, durante un convegno. “Tra i nostri compiti c’è la manutenzione delle reti – ha spiegato – e non ci dovrebbe essere la gestione delle acque meteoriche che, di norma, non dovrebbero finire in fognatura. Ma la natura sta diventando ingestibile e l’eccesso di precipitazioni concentrate in poco tempo costringono all’immissione nella rete idrica”. Un quadro aggravato dall’urbanizzazione molto intensa della Brianza e dalle sempre più violente raffiche di vento che, in concomitanza con le precipitazioni, riempiono griglie e tombini di foglie, ostacolando il deflusso. In questa scenario, dice Boerci, è necessaria la collaborazione tra diversi enti come i parchi, “polmoni verdi” fondamentali per l’assorbimento delle acque meteoriche, ma anche Ato, Provincia e sindaci dei comuni brianzoli.
SERVE UNA TASK FORCE
“Bisogna creare una task force che intervenga sull’emergenza, sia durante che dopo: occorre un lavoro di squadra e che il legislatore ci affidi la gestione delle acque meteoriche“, ha detto Boerci. Brianzacque ha iniziato diversi anni fa a dedicare attenzione, progettazione e ingenti risorse alla questione del contenimento delle acque meteoriche. Lo fa con impianti di volanizzazione che raccolgono grandi volumi d’acqua scaricati in poco tempo e li lasciano defluire a step dopo il picco di maltempo. L’evoluzione di questi impianti funzionali sono i parchi dell’acqua che nelle aree urbane coniugano la funzione idrica a risultati paesaggistici interessanti.