Serie a

Calcio Monza, grande prova all’Olimpico ma nessun punto: l’impresa sfuma al 90’

Grande gara di cuore e orgoglio dei brianzoli a Roma, che nonostante 45’ in inferiorità numerica mettono più volte in difficoltà la squadra di Mourinho: ad un passo dall’impresa il gol di El Shaarawy spezza il sogno di Pessina e compagni.

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Capitan Pessina, protagonista nel match di Roma - Foto d'Archivio

La Roma di Josè Mourinho ha impiegato 90’ per aver ragione di un Monza ridotto in 10 uomini dal 41’ del primo tempo. Se basta poco più di una riga per riassumere il risultato del match tra Roma e Monza di questo pomeriggio, è altrettanto vero che la partita è stata ben più complessa ed articolata di quanto non dica il risultato finale. La squadra di Raffaele Palladino ha disputato l’ennesima prova brillante, confermando di avere solidi principi di gioco, un atteggiamento coraggioso e sempre propositivo e una grande voglia di stupire. L’equilibrio del match si rompe al 41’: un fiscale Ayroldi – che si “distinguerà” per l’atteggiamento oltremodo tollerante nei confronti delle ruvidezze dei giallorossiespelle D’Amborsio e costringe il Monza in 10 contro 11.

Ben diretti da Palladino, i biancorossi gettano il cuore oltre l’ostacolo, sfiorando la rete con gli scatenati Brindelli e Vignato. Quando la prestazione maiuscola sembra poter portare in dote un meritato pareggio, ecco la doccia fredda al 90’. A Pessina e compagni resta l’amarezza per l’impresa sfiorata, ma anche la consapevolezza che giocando in questo modo arriveranno altre soddisfazioni. La sfida è stata combattuta anche in panchina: scintille tra biancorossi e romanisti, proteste continue e il rosso a Mourinho, che salerà così il match dei suoi contro l’Inter.

La gara: primo tempo

In uno stadio Olimpico esaurito nei posti destinati ai tifosi romanisti e illuminato da un sole caldo, Raffaele Palladino sceglie D’Ambrosio per sostituire l’indisponibile Izzo e Pedro Pereira in luogo di un Ciurria non in perfette condizioni fisiche. A supporto di Colombo ci sono Colpani e Machìn, con Vignato e Mota inizialmente in panchina. Nella Roma Mourinho deve sostituire gli infortunati Smalling, Pellegrini e Dybala: in campo dal 1’ ci sono Cristante al centro della retroguardia, Aouar a centrocampo e Belotti in avanti, accanto a Lukaku.

L’avvio di gara biancorosso è promettente: Pessina e compagni iniziano il match senza alcun timore reverenziale, provando a prendere in mano il pallino del gioco. Al 12’ ottimo spunto di Colpani, che riceve ai 30 metri e tenta un tiro-cross controllato da Rui Patricio. Il Monza ci riprova al 18’ con Colombo, che non arriva su un cross invitante di Kyriakopoulos. Il possesso palla è a favore dei biancorossi: l’attaccante monzese si sfianca abbassandosi molto per ricevere palloni giocabili e permettere ai trequartisti di inserirsi. Minuto 23’: Belotti difende un possesso, D’Ambrosio lo contrasta in modo scomposto ricevendo il primo giallo del match e concedendo una punizione. Paredes da fermo centra la barriera. Il tema tattico non cambia: Roma che si affida alla corsa di Spinazzola e alle verticalizzazioni su Lukaku, Monza che giostra il gioco con la coppia Pessina – Gagliardini, aprendo ora a sinistra ora a destra.

Se il gioco corale del Monza è nettamente migliore di quello dei padroni di casa, sono comunque i giallorossi a sfiorare il vantaggio al 37’: Karsdorp cerca Aouar, Di Gregorio risponde da campione. Passano 4’ ed ecco l’episodio che inciderà sul match: ancora D’Ambrosio interviene ruvido su Belotti nella metà campo giallorossa, e per Ayroldi l’irregolarità vale il secondo giallo, nonostante le veementi proteste monzesi. Decisione quanto meno severa, ma occorre sottolineare la leggerezza del numero 33 monzese.  Il finale di tempo regala un’altra emozione: Spinazzola crossa da sinistra, Lukaku sfiora, Belotti irrompe da dietro ma Di Gregorio è prodigioso nel respingere con lo stinco. Prima del doppio fischio, Andrea Carboni rileva Machìn, arrabbiatissimo con il direttore di gara.

La ripresa

Con un tempo da disputare in inferiorità numerica, Palladino inserisce Birindelli per Pedro Pereira. I brianzoli hanno il grande merito di non abbattersi e non cambiare atteggiamento: Colpani, dalla sinistra, mette i brividi a Rui Patricio al minuto 50, e poco dopo solo un fuorigioco ferma Colombo lanciato in ottima posizione. La risposta romanista è di Belotti, murato da Pessina da posizione ravvicinata. La manovra della Roma è interamente affidata a spunti dei singoli e ad una fisicità che il sig. Ayroldi tollera in maniera incomprensibile: al 57’ Paredes ferma un intraprendente Birindelli con un netto fallo di ostruzione, nessun provvedimento.

Al 63’ i due tecnici rimescolano le carte: Bove e Belotti lasciano ad El Shaarawy e Azmoun, Colombo e Colpani liberano due slot per Mota e Vignato. L’impatto del numero 80 sul match è davvero importante: al 67’ break su ripartenze giallorossa e imbucata per Birindelli, che impegna Rui Patricio con un potente sinistro. Un minuto dopo altro contrasto durissimo non sanzionato: Mota, sanguinante, esce per le cure del caso mentre Mancini protesta vivacemente senza subire provvedimenti. La Roma prova ad alzare i giri del motore, ma i biancorossi si difendono con ordine e cuore: al 73’ Azmoun pesca Lukaku defilato a destra, sassata del belga che scheggia l’incrocio. Il Monza non fa una piega e rilancia: Vignato scappa a Paredes e lancia di nuovo Birindelli con uno splendido cambio di gioco, ancora una volta Rui Patricio è attento. I padroni di casa continuano a farsi valere sul piano fisico: Mancini viene ammonito al 78’ all’ennesimo fallo tattico, mentre Zalewski viene inspiegabilmente graziato per uno sgambetto a Gagliardini impossibile da ignorare. La gara cresce d’intensità, con la Roma che cerca il gol e il Monza che non vuole recitare la parte della vittima predestinata: Vignato è straripante, al minuto 82’ semina due avversari e calibra il tiro dopo una finta. Solo la punta del piede di Mancini salva i giallorossi. Ci prova ancora Gagliardini al 87’ con un tiro fuori di poco, ma è la Roma a sfiorare il vantaggio con Azmoun, che timbra il palo interno con un destro ravvicinato. La pressione della Roma cresce e si concretizza all’ultimo minuto con un’azione confusa: Kristensen sovrasta Donati di testa, El Shaarawy prolunga involontariamente di testa, Azmoun calcia addosso alla difesa, la sfera torna al numero 92 che da centro area di destro trafigge Di Gregorio e fa esplodere l’Olimpico. Nei sette minuti di recupero – che diventano 12’ – succede di tutto: al 94’ Marì annulla El Shaarawy in piena area, poi Mourinho esagera nelle proteste e si fa espellere, mimando polemicamente il gesto delle lacrime e di un pianto, forse all’indirizzo della panchina monzese. Al 100’ interno destro a giro di Donati, che mette i brividi alla Roma: Rui Patricio non trattiene e concede l’angolo. Il risultato non cambia più, con la Roma che trova il terzo successo consecutivo e il Monza sfinito sul rettangolo verde, con la consapevolezza di aver dato tutto, firmando l’ennesima prova di grande spessore e personalità.

 

ROMA – MONZA 1-0 (0-0)

Marcatore: 44′ st El Shaarawy (R).

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Cristante, Ndicka (29′ st Llorente); Karsdorp (29′ st Zalewski), Bove (18′ st El Shaarawy), Paredes, Aouar, Spinazzola (33′ st Kristensen); Lukaku, Belotti (18′ st Azmoun) Allenatore: Mourinho. A disposizione: Svilar, Boer, Celik, Pagano, Pisilli.

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; D’Ambrosio, Pablo Marì, Caldirola; Pedro Pereira (1′ st Birindelli), Pessina, Gagliardini, Kyriakopoulos (40′ st Donati); Colpani (19′ st Vignato), Machin (45′ A. Carboni); Colombo (19′ st Mota Carvalho). Allenatore: Palladino. A disposizione: Lamanna, Gori, Sorrentino, Bettella, F. Carboni, Ciurria, Akpa Akpro, Bondo, V. Carboni, Maric.

Arbitro: Sig. Ayroldi di Molfetta (Rossi – Ricci).

Espulso: 41′ D’Ambrosio (M), 54′ st Mourinho (R).

Ammoniti: D’Ambrosio (M), Machin (M), Cristante (R), Mancini (R), Palladino (M), Gagliardini (M).

Note: recupero 3′ + 7′.

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