Attualità

Caro vita, in Lombardia +1.377 euro a famiglia (e cresce anche la richiesta di aiuti alimentari)

Nel nord-ovest italiano, quattro città lombarde si piazzano tra le dieci più care del Paese, con un incremento del 5,3% nell'inflazione annuale

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- Foto d'Archivio

Anche se l’inflazione sembra rallentare, i prezzi continuano ad aumentare, rendendo la vita in Lombardia sempre più costosa rispetto al resto d’Italia. Nel nord-ovest italiano, quattro città lombarde si piazzano tra le dieci più care del Paese, con un incremento del 5,3% nell’inflazione annuale, equivalente a un aumento di spesa di 1.377 euro l’anno per una famiglia media. Questi costi aggiuntivi influenzano la spesa quotidiana, le bollette, i pagamenti del mutuo o dell’affitto, il pieno del serbatoio e gli acquisti necessari per la vita quotidiana.

Caro vita Lombardia, le città più colpite dall’aumento dei prezzi

Milano è la città più colpita in Lombardia e la seconda più costosa d’Italia, con un’incidenza dell’inflazione del 5,8% e un aumento dei costi di 1.575 euro all’anno per famiglia. Segue Lodi, che è la quarta città più costosa in Italia, con un incremento dei costi di 1.550 euro dovuto a un’inflazione del 6,1%. A Lodi seguono Lecco e Varese, con rispettivamente 1.525 euro e 1.505 euro di aumento annuo dei costi. Altri centri lombardi come Mantova, Como, Bergamo e Pavia si posizionano nelle prime venti città italiane con aumenti significativi. Tuttavia, Brescia e Cremona rimangono sotto la media nazionale degli aumenti, con un aumento annuo di spesa stimato a 1.135 euro e un’inflazione del 4,3% al mese scorso.

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Cresce il ricorso agli aiuti alimentari in Lombardia

Oltre all’aumento dei costi della vita, un altro fenomeno preoccupante in Lombardia è il crescente ricorso agli aiuti alimentari. Secondo il Programma Operativo Fead, la Lombardia è la seconda regione d’Italia, subito dietro la Sicilia, per il numero di beneficiari di aiuti alimentari, con un aumento di 155.000 persone. Nel 2022, il numero complessivo di beneficiari ha superato i 365.000, rispetto ai 210.361 registrati prima della pandemia. Questi dati, analizzati da ActionAid nel quarto rapporto sulla povertà alimentare in Italia, dimostrano un aumento significativo del bisogno di assistenza alimentare. Milano, la città metropolitana più popolosa, ha registrato il maggiore aumento di beneficiari tra le città metropolitane d’Italia, con oltre 115.000 persone in più che hanno bisogno di aiuti alimentari.

La pandemia ha chiaramente intensificato il fenomeno, spingendo molte persone che erano già in difficoltà a chiedere aiuto. Questo aumento riflette una situazione in cui coloro che sono in condizioni di deprivazione alimentare e sociale non vengono necessariamente considerati poveri secondo i tradizionali criteri di reddito. Mentre la situazione di deprivazione alimentare ha radici nelle crisi finanziarie del 2008 e del 2012, il COVID-19 ha ulteriormente esacerbato questa problematica.

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