Monza si prepara all’apertura delle Case della Comunità: ecco dove saranno

Il Comune concede gli spazi di via Luca della Robbia e di via Borgazzi. Confermata la terza sede in via Solferino
Monza si prepara a un nuovo capitolo nel settore sanitario con l’assegnazione ufficiale degli spazi per le tre nuove “Case della Comunità”. Queste strutture, finanziate anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresentano un passo avanti significativo nell’integrazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali a livello locale. Il Comune ha annunciato l’assegnazione di due nuovi siti, oltre ad un edificio dell’Ospedale Vecchio in via Solferino: i locali dell’ex supermercato di via Luca della Robbia e una porzione dell’area ex-TPM in Via Borgazzi, all’angolo con Via Gorizia.
L’ambulatorio nel quartiere Cederna sarà situato nell’ex supermercato di via Luca della Robbia, una struttura di 660 metri quadri che sarà gestita dalla ASST Brianza. Questo spazio, precedentemente adibito all’esposizione di merci, sarà trasformato in un importante presidio sanitario per la zona est di Monza. La concessione gratuita, valida per i prossimi 30 anni, permetterà alla comunità di accedere a servizi quali prelievi, vaccinazioni, cure primarie e continuità assistenziale, ambulatori specialistici, programmi di prevenzione e promozione della salute, oltre ai servizi sociali comunali.
La seconda area assegnata si trova tra via Borgazzi e viale Gorizia ed è l’ex sede amministrativa di TPM – Società Trasporti Pubblici Monzesi. Questo spazio di 2042 metri quadri sarà anch’esso gestito dalla ASST Brianza e servirà a garantire una connessione essenziale tra i vari distretti della città, facilitando l’accesso ai servizi per i cittadini.
Le “Case della Comunità”, parte integrante del piano di riorganizzazione del sistema sanitario italiano, integreranno i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali. Oltre a offrire servizi medici quali prelievi, cure primarie e ambulatori specialistici, queste strutture ospiteranno anche programmi di prevenzione e promozione della salute, consultori e servizi sociali comunali.
Questi nuovi spazi rappresentano un passo avanti cruciale per la comunità di Monza, offrendo una gamma completa di servizi sanitari e sociali direttamente accessibili ai cittadini. L’apertura di queste “Case della Comunità” segna un progresso significativo verso un sistema sanitario più integrato ed efficiente per i cittadini di Monza e dintorni.
“Mettendo a disposizione parti del patrimonio immobiliare del Comune – spiega l’Assessore al Bilancio e Patrimonio Egidio Longoni – garantiamo ai cittadini un miglior presidio medico del territorio, permettendo la creazione di nuovi centri che potranno diventare punti di riferimento per la cura e assistenza alla cittadinanza”.
“In tempi molto brevi – afferma il Sindaco Paolo Pilotto – l’Amministrazione Comunale è intervenuta a garanzia della salute dei cittadini offrendo una immediata disponibilità alle autorità sanitarie dopo che due delle tre sedi di Casa della Comunità si erano rivelate inadatte, poiché individuate in aree di proprietà privata e quindi non idonee per l’avvio dei progetti e per l’impiego delle risorse PNRR da parte delle stesse autorità sanitarie. Il percorso svolto tra Comune e autorità sanitarie, l’autorizzazione della Regione per modificare due delle tre sedi, l’individuazione di beni ed aree comunali da destinare all’importante servizio, mettono su un piano di stretta collaborazione IRRCS San Gerardo (oggi) e ASST Brianza (domani) con il Comune di Monza ad unico ed esclusivo vantaggio dei cittadini, che troveranno nelle sedi di via Borgazzi (Ovest) Ospedale Vecchio (Centro) Cederna – Cantalupo (Est) tre importanti riferimenti per la loro salute”.
“Ai progettisti, ai tecnici, alle imprese, tocca ora il compito di recuperare tre strutture degne delle attese dei cittadini e, ancor più, alle autorità sanitarie il privilegio di organizzare in quei luoghi servizi pubblici efficienti e completi, per la salute di tutti i cittadini”, conclude Pilotto.