Cgil Monza e Brianza, buona la prima per la ciclo-mobilitazione delle proposte

Più di cento le persone che in bicicletta hanno risposto all’invito del sindacato. L’obiettivo era far sentire la propria voce per difendere la sanità, l’istruzione, il lavoro e chiedere un fisco equo.
Monza. Se si parla di calcio, il numero dieci è quello stampato dietro la maglia dei grandi campioni. Da Pelè a Maradona, da Platini a Totti. Il dieci, però, naturalmente indica tante altre cose. E così la Cgil di Monza e Brianza ha scelto proprio questo numero per caratterizzare la ciclo-mobilitazioneche si è svolta sabato 28 ottobre con partenza e arrivo presso la sede della Camera del Lavoro di Monza, in via Premuda 17.
Dieci, infatti, sono stati i chilometri percorsi in bicicletta dalle oltre 100 persone che hanno aderito all’iniziativa e dieci le tappe in cui la carovana, colorata soprattutto di rosso, ha sostato. Luoghi della città di Monza emblematici delle dieci proposte che la Cgil porta avanti sui contratti, la sicurezza sul lavoro, le pensioni, la riforma fiscale, la sanità e l’istruzione.
La ciclo-mobilitazione è stata anche un modo anche per continuare nel concreto la battaglia per la difesa dei diritti e delle tutele sancite nella Costituzione italiana, in nome della quale lo scorso 7 Ottobre sono scese in piazza a Roma per la manifestazione nazionale “La Via Maestra” più di 200.000 persone, con una buona presenza proprio della Cgil di Monza e Brianza e di un’ampia rete di realtà associative.
PROPOSTE SU DUE RUOTE
“Con questa ciclo-mobilitazione abbiamo voluto parlare di rinnovo dei contratti, precarietà del lavoro, del carovita che sta erodendo il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati e della sicurezza sul lavoro che per noi rimane una priorità” afferma Walter Palvarini, Segretario generale della Cgil di Monza e Brianza.
“Lo abbiamo fatto andando in bicicletta per sottolineare anche quanto ci stia a cuore la questione ambientale, in particolare l’emergenza climatica, insieme a politiche industriali e ad una digitalizzazione che siano all’altezza delle sfide che abbiamo davanti – continua – questi temi vanno affrontati subito, ma il Governo non ascolta le nostre proposte e ha in testa l’idea delle “mani libere a chi vuole fare” con ricette liberiste che hanno già dimostrato di non funzionare”.

La ciclo-mobilitazione della Cgil di Monza e Brianza (qui la diretta Instagram sul canale di MBNews) è partita alle ore 14 da via Premuda e in circa due ore, a ritmo anche di musica, ha portato gli oltre cento partecipanti in giro per la città in una sorta di via Crucis dei problemi e delle difficoltà sociali ed economiche in cui è immerso il nostro Paese, compreso naturalmente il nostro territorio.
IL PERCORSO
Ecco allora che la carovana rossa, ma anche di altri colori per un colpo d’occhio piacevole anche da vedere, si è fermata all’Inail e all’Inps, simboli rispettivamente della sicurezza sul lavoro e delle pensioni, all’Esselunga, al Cps (Centro psico-sociale) dell’Ospedale San Gerardo di Monza e al Liceo classico Zucchi a testimoniare l’urgenza di difendere la sanità e l’istruzione pubblica.
La Cgil di Monza e Brianza ha guidato in bicicletta le oltre 100 persone, di tutte le età e ognuna portatrice di una propria istanza inserita in un contesto collettivo, anche davanti alla sede di Assolombarda, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Agenzia del Lavoro e all’ingresso della stazione di Monza.

Un luogo di passaggio per antonomasia, quest’ultimo, anche dei tanti che vivono sulla propria pelle le incongruenze e le disparità dell’epoca di transizione, piena di incertezze, che stiamo attraversando. La prossima Legge di Bilancio, che ha appena cominciato il suo percorso in Parlamento, dovrebbe essere chiamata a indicare la strada verso scelte di giustizia ed equità sociale.
I PROSSIMI PASSI
Il timore della Cgil di Monza e Brianza e delle realtà che hanno preso parte anche alla manifestazione nazionale “La Via Maestra” è, invece, che avvenga il contrario. “Per questo continueremo la mobilitazione – annuncia il Segretario generale, Walter Palvarini – venerdì 10 novembre stiamo organizzando, insieme ad altre associazioni, una manifestazione per la pace con la quale vogliamo ribadire che la guerra tra Israele e Palestina e quella tra Russia ed Ucraina ci toccano da vicino, non solo emotivamente”.
“Il 24 novembre, poi, ci sarà lo sciopero generale – conclude – in questi giorni stiamo valutando le azioni da mettere in campo a livello nazionale e regionale”.