Completato il tratto di ciclopedonale a Triuggio in via Jacini: la rabbia dei residenti

13 ottobre 2023 | 11:49
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Completato il tratto di ciclopedonale a Triuggio in via Jacini: la rabbia dei residenti

MBNews è stata in via Jacini per dare uno sguardo al cantiere del nuovo tratto di ciclopedonale che tanto sta facendo discutere. Sul posto abbiamo incontrato la responsabile ai lavori pubblici Laura Pesce a cui abbiamo riportato alcune polemiche mosse contro il progetto. Ecco cosa ci ha detto

Triuggio. “Uno scempio che porta più traffico e inquinamento e rovina uno scorcio meraviglioso”. Queste le parole del consigliere regionale Alessandro Corbetta (Lega) contro il cantiere del nuovo tratto di ciclopedonale in via Jacini di Triuggio. Accuse a cui l’architetto Laura Pesce, nonché responsabile dei lavori pubblici del Comune controbatte: “si vede che siamo sotto elezioni”. A dire la loro ci sono però anche oltre 200 cittadini: “nessuno ci ha chiesto niente, si poteva fare meglio”. Tema del dibattito è il cantiere del nuovo tratto di ciclopedonale a Triuggio, frazione di Tregasio, in via Jacini: circa 400 metri che vanno, sostanzialmente, a proseguire la ciclopedonale già esistente evitando così che pedoni e ciclisti debbano essere costretti a transitare nella stessa carreggiata con le automobili. Un cantiere che, come chiaro dalle dichiarazioni riportate, sta facendo parecchio discutere.

MBNews è stato sul luogo della polemica  per capire effettivamente cosa c’è che non funziona.

QUEL TRATTO DI CICLOPEDONALE A TRIUGGIO CHE ‘NON S’HA DA FARE’

Il progetto è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale che per realizzarlo ha sborsato circa 190mila euro. Una cifra considerevole. Eppure, la ciclopedonale di via Jacini proprio non piace tant’è che molti tregasini si sono opposti alla sua realizzazione con una raccolta firme: in pochi giorni, ben 260 hanno detto no alla ciclopedonale.

“Per noi tregasini questa ciclopedonale rappresenta un grosso problema – ci spiega Liliana Casiraghi, portavoce del gruppo di cittadini – ci è molto dispiaciuto che il sindaco non abbia mai voluto interpellare la cittadinanza su un’opera così impattante, che tra l’altro va a deturpare un bene architettonico e culturale come la Villa Jacini”. E aggiunge: “Il nostro territorio è ricco di aziende, realtà artigianali o a produzione agricola. Il sindaco aveva loro promesso che non avrebbe ostacolato la viabilità, ma così non è stato. Anzi.”

Corbetta spiega perché, anche secondo lui, l’intervento fatto dall’amministrazione Cicardi è uno scempio: “Dal nulla in 100 metri sono stati installati cinque nuovi semafori, tra l’altro posizionati pure male, e la riduzione della carreggiata rende difficoltoso l’ingresso e l’uscita dei veicoli, ostacolando non poco il passaggio dei mezzi agricoli e dei camion. Tutto ciò sta già causando code e traffico, con l’effetto di aumentare le sostanze inquinanti liberate dai mezzi nell’aria”.

Di tutt’altro pensiero è la responsabile dei lavori pubblici, Laura Pesce che noi abbiamo incontrato durante il nostro sopralluogo al cantiere di via Jacini.

Quest’opera è molto criticata, si parla di aumento del traffico e di conseguenza dell’inquinamento. Cosa risponde? “Io di traffico non ne vedo, lei sì? – controbatte – il doppio senso alternato è regolamentato da dei semafori che durano meno di un minuto, quindi code non se ne creano. Si parla di scempio, ma la Soprintendenza è stata più volte qui e, anzi, è molto soddisfatta di questo progetto”.

E in effetti, a onor del vero, durante la nostra permanenza in via Jacini di traffico non ne abbiamo notato. Ma Alessandro Corbetta sottolinea: “dovete passare all’orario di punta, la mattina o la sera, dove transitano più mezzi di lavoro. Io l’ho visto con i miei occhi, c’è il caos. Certo non parliamo delle code che si creano a Milano, per per una zona come quella di Tregasio, dieci, quindici macchine o camion fermi in coda al semaforo sono considerevoli”.

LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO: O FORSE NO.

Il motivo principale per cui l’amministrazione ha voluto questo tratto di ciclopedonale è soprattutto per la sicurezza di ciclisti e pedoni, come ci spiega ancora Pesce: “prima i pedoni, in questo tratto, erano costretti a camminare sulla carreggiata. Sono successi diversi incidenti, alcuni anche gravi”. Ed effettivamente, noi che ne abbiamo percorso a piedi diversi metri, abbiamo il trovato il tratto sicuro e piacevole. Qualche passante a piedi lo abbiamo incrociato, ma di ciclisti solo uno. Diversi hanno scelto di transitare sulla carreggiate.

Messi in salvo i pedoni, ora il problema però è passato in mano agli autisti di mezzi pesanti. Solo pochi giorni fa, come ci conferma Liliana Casiraghi “due camion si sono scontrati. Con la ciclopedonale ovviamente la carreggiata è diventata più stretta e, il camion che transitava si è toccato con quello che invece era fermo al semaforo. Non l’unico episodio – continua – è andata a male anche ad un altro autista, che con i rami  ha tagliato tutto il tendono sul retro del suo camion”.

Ciclopedonale Triuggio via Jacinilo scontro tra i due camion

Sì, perché in quel tratto di strada, ci dicono sia Casiraghi che Corbetta, prima c’erano degli alberi che sono stati tagliati per lasciare spazio alla nuova ciclopedonale: “troppo invasivo per uno degli scorci più belli e tipici della nostra terra, con meravigliose ville storiche e antiche corti a testimonianza del nostro passato e l’iconico viale alberato a copertura che è stato danneggiato da un intervento di potatura troppo pesante”, commenta il consigliere regionale della Lega.

“Tra l’altro –aggiunge la portavoce dei cittadini Liliana Casiraghi – per realizzare questa ciclopedonale è stata tolta una fermata del bus e quando è stato fatto notare al sindaco lui ha risposto che i bambini potevano tranquillamente camminare per un chilometro, che il movimento fa bene”.

E ADESSO?

Il cantiere però oramai è finito, e la ciclopedonale è realtà. Cosa avete intenzione di fare ora? Chiediamo a Casiraghi: “abbiamo interpellato la politica, sta a loro. Noi abbiamo intenzione di continuare la raccolta firme. Siamo davvero dispiaciuti perché si potevano trovare tante altre alternative, ad esempio i dossi, ma il sindaco è andato avanti dritto con la sua visione ideologica di una lunga pista ciclabile e forse ha perso di vista l’obiettivo”.

“L’attuale amministrazione – conclude Corbetta – ha commesso davvero un errore grossolano che i cittadini di Triuggio non perdoneranno tanto facilmente. Spero che si riesca a rimettere mano a quest’area e che a riportare il buonsenso perduto sia una giunta di centrodestra”.

Al momento la redazione di MBNews non ha ancora una dichiarazione del sindaco di Triuggio Pietro Cicardi, contatto più volte senza successo.