5 giorni al voto

Come è andato il confronto tv (con un assente) tra i candidati alle elezioni suppletive di Monza?

Sanità, scuola, lavoro, ambiente, infrastrutture, mobilità, cambiamento climatico i grandi temi affrontati in circa un'ora di botta e risposta. Grande assente Adriano Galliani: la sua assenza non è passata inosservata.

Generico ottobre 2023
Il confronto TV in Rai

Sette su otto alla tribuna politica di Rai 3 organizzata ieri, lunedì 16 ottobre, in vista delle elezioni suppletive del Senato di Monza e Brianza. Non è passata inosservata l’assenza di Adriano Galliani, candidato di Forza Italia, FdI, Lega e Noi Moderati al confronto tra i candidati in corsa per il seggio che fu di Berlusconi. Sanità, scuola, lavoro, ambiente, infrastrutture, mobilità, cambiamento climatico i grandi temi affrontati in circa un’ora di botta e risposta. Ad aprire il confronto Marco Cappato, sostenuto dal centro-sinistra, che ha duramente criticato la scelta di Galliani di non partecipare al talk. E Giovanardi aggiunge: “è il grande assente, gli avrei chiesto della guerra in Ucraina”.

Elezioni suppletive, il confronto punto punto tra i candidati

In una campagna elettorale che non riesce a decollare – quella delle elezioni suppletive che assegneranno il seggio del Senato rimasto vacante dopo la morte di Silvio Berlusconi – ci prova la Rai a mandare il tiepido messaggio che domenica 22 e lunedì 23 si va a votare nei 55 comuni della Brianza. Il format (un po’ datato) della tribuna politica non agevola il dibattito (ognuno ha il suo minutaggio per parlare di un tema scelta dalla redazione Rai), ma le posizioni dei candidati riescono comunque ad emergere.

Si parte da sanità: qui le posizioni sono lontanissime. Daniele Giovanardi, appoggiato da Democrazia Sovrana e Popolare, critica duramente la gestione Covid da parte dei governi e parla dei pericoli delle Big Pharma anche in relazione alla libertà dei medici e le loro scelte nella cura dei pazienti. Musso e Di Modugno, che non potrebbero essere più lontani, concordano invece sull’importanza di togliere il numero chiuso nella facoltà di medicina e professioni sanitarie.

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Domenico di Modugno

Il candidato di Forza del Popolo Lillo Massimiliano Musso sui temi della scuola e della formazione chiede che le ideologie dei partiti e delle lobby restino fuori dalle aule (cita il caso transgender) e Cateno De Luca, numero uno di Sud con Nord, chiede un cambio di rotta: “più pratica, meno teoria”. Sempre sulla scuola Giovanardi chiede l’obbligo scolastico fino ai 18 anni e Cappato insiste su educazione civica e tutela della salute mentale.

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Daniele Giovanardi

Sui temi del lavoro insiste la candidata di Unione Popolare Giovanna Cappelli: cita la raccolta firme del suo partito a sostegno del salario minimo a 10 euro, una misura condivisa anche da Cappato (“su questo tema si sono unite le opposizioni”). Un lavoro giusto, di qualità, nel rispetto del lavoratore e delle famiglie è l’impegno di Andrea Brenna, che corre con Democrazia e sussidiarietà, e sui temi economici interviene anche Musso che insiste sull’importanza di uscire dall’euro e tornare ad una moneta nazionale.

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Lillo Massimiliano Musso
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Giovanna Capelli

Infrastrutture: il candidato del PCI Di Modugno attacca Milano sui temi delle infrastrutture portando al confronto il caso della metrotranvia (“la si aspetta da anni e solo ora il cantiere è partito”), sul grande tema di Pedemontana interviene Brenna che sostiene che sia una cosa positiva per alleggerire il traffico ma solo se ben fatta e ben compensata, e Cappato rivendica l’importanza di strumenti consultivi come i referendum per coinvolgere i cittadini sulle scelte strategiche di un territorio.

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Andrea Brenna

Cappato prende spazio anche per i suoi temi forti: giustizia e carceri (“il tribunale di Monza è paralizzato”) e Capelli insiste sul contrasto ai femminicidi (“lo dico in quanto unica donna in corsa in queste composizioni”). Per De Luca al territorio serve un “manager della pubblica amministrazione” che possa unire il meglio del sud con il meglio del nord. Un accenno, in conclusione, anche ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente: Giovanardi invita allo studio (“no a tifoserie”) e come Capelli chiede lo stop all’invio delle armi. “Leggete i programmi elettorali”, chiosano i candidati e Musso lancia la frecciatina: “votate quello che reputate il migliore, non chi porta una squadra di calcio in serie A”.

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Cateno de Luca
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Marco Cappato
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