Archivi storici

Il collegio Guastalla digitalizza l’archivio storico. Un lavoro di 5 anni che preserverà la memoria fotogallery

Il collegio la Guastalla ha presentato il lavoro di digitalizzazione del proprio archivio storico, risalente al 1.400

Digitalizzazione archivio storico la Guastalla

La Fondazione collegio della Guastalla Onlus ha presentato il progetto di digitalizzazione del proprio archivio storico, che dopo 5 anni di lavoro è stato curato dal professor Angelo Bianchi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e realizzato dalla Fondazione Lemine di Bergamo, grazie al lavoro del dottor Piero Rizzi Bianchi.

Digitalizzazione archivio storico la Guastalla

Si tratta di un risultato dalla forte valenza culturale, visto che ha riportato alla luce documenti storici afferenti ai funerali di Alessandro Manzoni, al collegio delle Vergini spagnole, ma anche documenti quali la concessione del 1539 fatta dall’imperatore Carlo V alla contessa di Guastalla. È successo quest’oggi, sabato 30 settembre, all’interno dell’omonima sede del collegio la Guastalla a Monza in viale Lombardia 180. Presenti le principali istituzioni tra cui l’assessore al Territorio di Regione Lombardia Gianluca Comazzi, l’assessore alla Sicurezza Romano La Russa, il vice presidente del Consiglio regionale, Giacomo Basaglia Cosentino e il sindaco di Monza, Paolo Pilotto.

Digitalizzazione archivio storico la Guastalla

DIGITALIZZAZIONE ARCHIVIO STORIO, COLLEGIO LA GUASTALLA: L’INTERVENTO DI PAOLO PILOTTO, SINDACO DI MONZA

QUALCHE ACCENNO STORICO SUL COLLEGIO LA GUASTALLA

Il collegio viene fondato da una danna lungimirante e caparbia: Paola Ludovica Torelli, la contessa della Guastalla, nel 1557 a Milano. L’obiettivo, allora come oggi, era quello di assicurare istruzione ed educazione a ragazze indigenti, onde evitare che senza istruzione prendessero strade sconvenienti. Il plesso scolastico  edificato nei pressi del Naviglio che all’epoca scorreva in via Francesco Sforza, viene corredato di un ampio parco,  gli odierni giardini della Guastalla di Milano.

Dopo diversi secoli, nel 1938 il collegio trasferisce la propria sede a Monza, nell’area di San Fruttuoso di Monza,all’interno della villa Barbò Pallavicini, un prestigioso edificio neoclassico dal grande parco secolare.

La contessa della Guastalla, mettendo a disposizione le sue immense ricchezze, si è posta lo scopo di educare e rendersi utile agli altri. “Quest’oggi – hanno detto i membri della Fondazione –  celebriamo una nuova rinascita rispetto a quello che la storia ci ha lasciato”.

DIGITALIZZAZIONE DELL’ARCHIVIO STORICO: COSA È STATO DETTO

Suggestive le parole del primo cittadino Paolo Pilotto, il quale ha asserito come è proprio da Monza, 150 anni fa sono partite le prime scuole di ebanisteria, inventate da intelligenti artigiani. “La formazione e lo sviluppo economico e sociale – chiosa il primo cittadino – sono elementi  imprescindibili. Oggi il sistema scolastico dà un servizio che va al di là di quello che vediamo, trasformando letteralmente un territorio.  L’elemento della coltivazione della memoria e della storia – conclude il primo cittadino – è per noi molto importante”.

Digitalizzazione archivio storico la Guastalla

In tal senso il presidente della Fondazione, Antonio Viscomi, ha ribadito come il Collegio sia orgoglioso di questa collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore ed ha sottolineato come la Fondazione abbia una doppia missione: “Quella di dare un supporto concreto alle situazioni di emergenza del territorio, collaborando con enti e istituzioni senza fini di lucro e preservare il suo patrimonio storico-artistico”.

Dal Pirellone il vice presidente del Consiglio ha precisato come il modello del collegio la Guastalla, sia quello che Regione  persegue. Dello stesso avvisto, proprio da Regione, è l’assessore Comazzi, che ha ribadito quanto quello della Guastalla sia un modello di cui andare fieri. “Oggi impariamo di più dal nostro passato e digitalizzare questo archivio significa soprattutto mettere in cassaforte importanti documenti per il nostro futuro. 

Digitalizzazione archivio storico la Guastalla

Dal canto di La Russa, l’assessore ha sottolineato la bellezza del posto alle porte di Milano asserendo che meriterebbe di essere conosciuto di più (lui stesso, per sua stessa ammissione, non lo conosceva fino a pochi mesi fa ndr). In conclusione, non sono mancati gli slogan politici inneggianti l’educazione cattolica: qualcuno gli dica che lo Stato italiano può ritenersi una Repubblica democratica, laica e aconfessionale.

Digitalizzazione archivio storico la Guastalla

“L’importanza del progetto di digitalizzazione – conclude il professor Angelo Bianchi – risiede nella definizione stessa di storia: è l’elemento che ci fornisce la consapevolezza di essere cittadini e cittadine del presente. Per questo motivo preservare la documentazione è fondamentale”.

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