Desio, oltre 200 persone alla giornata di screening e prevenzione cardiovascolare

E’ stata molto apprezzata la giornata dedicata alla prevenzione cardiovascolare e metabolica organizzata domenica a Desio dal Cobac, il Comitato Ovest Brianza intitolato al dottor Antonio Colombo. La sala Castelli del centro parrocchiale in via Conciliazione si è trasformata   in una sorta di ambulatorio, dove medici e infermieri  si sono messi a disposizione dei cittadini per uno screening gratuito. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Croce Rossa comitato di Desio, medici di medicina generale, il reparto cardiologia dell’ospedale Pio XI, la farmacia Piccaluga e la parrocchia San Siro e Materno. Oltre 200 persone hanno colto l’occasione per sottoporsi ad esami come elettrocardiogramma, controllo della pressione e visita gratuita. Oltre allo screening, i volontari della Croce Rossa hanno effettuato anche una simulazione delle manovre salva vita, con postazioni con manichini per manovre di rianimazione cardio polmonari.

“Tante persone hanno risposto al nostro invito – spiega Francesco Sicurello presidente del Cobac – Prossimamente organizzeremo altre iniziative simili anche in altre città del territorio, per fare prevenzione e sensibilizzazione. Il Comitato Ovest Brianza ha anche questo obiettivo, oltre a continuare a rivendicare servizi per migliorare l’offerta sanitaria nella Brianza Ovest. Vogliamo continuare a sensibilizzare la popolazione e fare prevenzione”. 

“L’ospedale di Desio dovrebbe avere 500 posti letto”

Il Cobac, intanto, torna all’attacco e denuncia la carenza di posti letto all’ospedale di Desio. “Il territorio della Brianza Ovest – afferma Sicurello  – ha una media di meno di un posto letto ogni mille abitanti. E’ una situazione insostenibile, perchè è ben al di sotto della media di 3 posti letto ogni mille abitanti. La zona della Brianza Est, al contrario, arriva quasi a 3 posti per mille abitanti”. Il Comitato rivendica quindi un aumento di posti letto all’ospedale desiano. “L’ospedale  dovrebbe arrivare ad avere 500 posti letto, mentre ora ne ha poco più di 200. L’offerta dovrebbe raddoppiare” dice Sicurello, che sottolinea: “Le liste d’attesa per un esame o una visita sono molto lunghe. Per una visita specialistica bisogna aspettare più di un anno. Non è possibile”.