Villasanta. Questa mattina, sabato 14 ottobre, il Comune di Villasanta ha trasformato in realtà il progetto del Giardino Partecipato di Piazza Canova, grazie all’impiego degli introiti derivati dal 5 per mille. Un’iniziativa che ha coinvolto persone detenute presso la Casa Circondariale di Monza nella creazione di cinque fioriere “poetiche” artigianali.
Queste fioriere sono state collocate oggi in Piazza Canova e sono state arricchite con fiori e piante aromatiche piantumate insieme alla collaborazione di tantissimi cittadini che hanno deciso di partecipare a questa bella iniziativa. C’eravamo anche noi di MBNews.
Un progetto collaborativo di “Orti Urbani”
Il progetto dei “Orti Urbani” è stato ideato dal Tavolo Ambiente e Ecologia, coinvolgendo diverse figure e realtà sociali. I settori dei Servizi alla Persona, guidato dall’Assessore Laura Varisco, e dell’Ecologia, guidato dall‘Assessore Gabriella Garatti, hanno lavorato in sinergia per portare avanti la proposta. Inoltre, hanno collaborato con la Casa Circondariale di Monza e la Cooperativa Azalea Onlus di Lissone, un’organizzazione che si occupa dell’inserimento lavorativo di categorie fragili di popolazione, tra cui detenuti, ex tossicodipendenti e persone con disabilità. L’architetto Marco Terenghi ha curato la progettazione delle fioriere, mentre Carlo Galbiati, docente presso l’I.I.S. G Meroni di Lissone, ha guidato il laboratorio di falegnameria in carcere in cui hanno partecipato tre detenuti.
Le fioriere poetiche: un connubio di arte e natura
Le fioriere poetiche sono state realizzate con multistrato marino e legno di larice, una specie autoctona. Presentano versi tratti dalle poesie scritte da alcuni detenuti, raccolte nei volumi “Il Giardino delle Ortiche” e “Voci Lontane”.
Con la loro installazione avvenuta oggi, le fioriere aggiungono un tocco di bellezza a Piazza Canova e offrono un’opportunità unica ai cittadini del quartiere di godere di fiori e piante aromatiche coltivati con passione dai detenuti.
L’Assessore Garatti ha commentato: “Sono particolarmente soddisfatta di questo progetto che ha visto lavorare in rete numerose realtà, unite dalla stessa finalità sociale.
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