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Giretto d’Italia, Monza sesta in mobilità sostenibile. Tutto oro quel che luccica?

19 ottobre 2023 | 08:05
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Giretto d’Italia, Monza sesta in mobilità sostenibile. Tutto oro quel che luccica?

La città di Teodolinda ottiene un buon piazzamento sulle 36 partecipanti all’iniziativa di Legambiente. Il lavoro da fare per incentivare l’uso delle due ruote ed aumentare la sicurezza resta, comunque, molto.

Monza. La classifica non è una statistica con valenza scientifica. Ma ha comunque un suo valore il fatto che Monza sia arrivata sesta per gli spostamenti sostenibili in rapporto alla popolazione residente nella graduatoria di  “Giretto d’Italia-bike to work 2023″, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente in collaborazione con Euromobility.

I numeri dicono, infatti, che su 36 Comuni italiani partecipanti alla tredicesima edizione dell’iniziativa, Monza ha fatto registrare 3385 spostamenti sostenibili arrivando dietro soltanto a Padova (6360), Piacenza (5688), Pescara (5238), Palermo (4360), Milano (4042) e Roma (3439). E in percentuale alla popolazione residente la città di Teodolinda si attesta con il 4,72% alle spalle di Ravenna (14,89%), Piacenza (14,52%), Reggio Emilia (11,74%), Fano (5,27%) e Roma (4,95%).

Nonostante questi segnali positivi, in realtà a Monza, dove le biciclette e i monopattini che hanno attraversato 15 punti definiti del territorio urbano sono stati contati dalle 7 alle 9 del 20 settembre da Legambiente in collaborazione con Fiab MonzainBici e il Comune, non c’è stato nel 2023un incremento nell’uso di mezzi sostenibili rispetto all’edizione 2022 di “Giretto d’Italia”.

Fiab-monitoraggio

LA PROPOSTA

“Siamo contenti della sesta posizione conseguita da Monza nella classifica delle 36 città italiane che hanno partecipato a Giretto d’Italia – afferma Saveria Fontana, presidente di Fiab MonzainBici – ci sono margini di miglioramento nel nostro Comune, anche perché i numeri sono stazionari da diversi anni”.

“Fiab Italia, insieme a Legambiente e ad altre associazioni, ha presentato una proposta di legge, da discutere in Parlamento, per introdurre nel nuovo codice della strada la misura del limite di 30 km/h nelle città – continua – se venisse accolta, porterebbe notevoli vantaggi anche a Monza, perché si azzererebbe il numero di morti sulle strade e si ridurrebbero in modo importante gli incidenti“.

Proprio su questi aspetti la battaglia delle associazioni ciclo-ambientaliste è rivolta soprattutto a sollecitare interventi, anche normativi, della politica sia a livello locale che nazionale. “C’è l’urgenza di misure diffuse di incentivazione della ciclabilità, di prevenzione e sicurezza soprattutto nella ridistribuzione dello spazio pubblico a favore dei pedoni e della ciclabilità” sostiene Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.

saveria fontana fiabSaveria Fontana

“Invece si sta facendo una riforma del codice della strada che punta solo sull’inasprimento delle pene per gli abusi alla guida, che rappresentano il 4% delle cause di mortalità – continua – non ci si occupa di moderazione della velocità, imponendo ad esempio i 30 km/h nelle strade urbane, e al contempo si riducono gli spazi di agibilità della mobilità ciclistica e della micromobilità e diminuiscono i controlli sui limiti di velocità e le zone a traffico limitato”.

LE PISTE CICLABILI

Una delle chiavi di svolta verso la mobilità sostenibile, a Monza come nel resto d’Italia, è dunque il rendere gli spostamenti più sicuri. Che incoraggerebbe sempre più persone a usare la bicicletta in alternativa all’auto.

“Alcune città europee che hanno già adottato il limite massimo di 30 km/h nei centri abitati su tutto il territorio cittadino – spiega Fontana – in Italia alcuni Comuni, come Bologna, si stanno già attrezzando in questo senso e in autonomia rispetto al governo centrale. Ci auguriamo facciano da apripista per tutti gli altri, Monza compresa”.

Fiab-monitoraggio

CORSO MILANO

Questo discorso, calato nella nostra città, si lega indissolubilmente anche al miglioramento della rete di piste ciclabili. A partire probabilmente da Corso Milano, che anche dai dati dell’iniziativa “Giretto d’Italia” si è rivelata la strada più pedalata di Monza: il 20 settembre sono stati ben 460 i passaggi di mezzi sostenibili nelle due ore di monitoraggio.

“Il risultato di corso Milano ci conferma circa l’utilità di realizzare una pista ciclabile per mettere in sicurezza le tante persone che lo percorrono in bicicletta e monopattino per gli spostamenti quotidiani – afferma la presidente di Fiab MonzainBici – gli spazi ci sono per realizzarla e anche le motivazioni, considerando che si tratta di una strada molto trafficata”.

fiab monza in bici monza campagna di tesseramento

“Lungo il percorso sono già presenti un discreto numero di rastrelliere per il parcheggio bici davanti ai negozi e uno scivolo che porta in stazione – continua – la pista potrebbe congiungersi alla ciclabile del Villoresi e a quella di via Borgazzi in direzione Sesto e Milano, andando ad implementare la rete ciclabile cittadina e consentendo un accesso al centro in sicurezza“.

Andare in bicicletta evitando il più possibile di farsi male comporta anche una conoscenza degli elementi di base delle manutenzione e della ciclomeccanica. Un’esigenza evidentemente avvertita da chi ama spostarsi sulle due ruote, visto che l’incontro dedicato a questo tema, in programma oggi 19 ottobre alle ore 21 presso la sede di Fiab MonzainBici in via Solferino a Monza è andato sold out. “Ci saranno presto altre occasioni” promette Fontana.