Cronaca

Caccia chiusa a Giussano: arrestato ladro seriale

Aveva preso di mira scuole, uffici ed anche locali adibiti a spogliatoio di aziende o cantieri edili. 

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Carabinieri

Aveva preso di mira scuole, uffici ed anche locali adibiti a spogliatoio di aziende o cantieri edili. I Carabinieri di Seregno hanno arrestato un 36enne che sembra essere la mente di 4 colpi messi a segno nelle città di Giussano e Besana in Brianza. Due avvenuti in orari serali/notturni all’interno del Liceo Modigliani di Giussano, ed altri due furti avvenuti nei locali adibiti a spogliatoi di un’azienda e di un cantiere edile, durante l’orario di lavoro. Il 36enne, già conosciuto alle Forze dell’Ordine, è finito in manette con l’accusa di furto aggravato continuato.

LE INDAGINI
I furti, che risalgono all’inverno scorso, hanno seminato il panico tra i residenti e le aziende locali. Le vittime sono state derubate di zaini, portafogli e chi più ne ha, più ne metta. I fatti si sono svolti tra gennaio e aprile 2023. Nella prima circostanza il 36enne sarebbe entrato all’interno dello spogliatoio di una ditta di Besana in Brianza e, dopo aver forzato gli armadietti metallici, si sarebbe impossessato di uno zaino contenente documenti personali, 50 euro e il cellulare di un operaio, nonché del portafogli con 400 euro di una dipendente. A seguire, verso la fine del mese marzo e i primi giorni di aprile, in due distinte occasioni, prima in arco serale e poi in piena notte, dopo aver forzato la porta di ingresso posta sul retro dell’edificio scolastico, avrebbe danneggiato vari distributori automatici di bevande impossessandosi del denaro contante custoditovi all’interno, causando alla ditta proprietaria un danno di 14.000 euro. In ultimo, dopo pochi giorni, sempre a Giussano si sarebbe introdotto in un cantiere edile rubando un monopattino e il portafoglio con 100 euro appartenuti ad un operaio, circostanza in cui era stato bloccato con il recupero della refurtiva.

La sua “spavalderia” è stata fermata grazie all’attenta analisi delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso ai Carabinieri di riconoscerlo e collegarlo ai crimini commessi. Ora si trova nel carcere di Monza.

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