Alternativa

Il sindaco di Aicurzio: “come ti cancello la D Breve, risolvendo il traffico”

La proposta del primo cittadino Matteo Baraggia punta sul collegamento tra A4 e Tangenziale Est. Renderebbe inutile la tratta Vimercatese di Pedemontana.

Matteo Baraggia, prima di lasciare la Lega. - Foto d'Archivio

Non sono solo i sindaci coinvolti dalla Tratta D Breve di Pedemontana a ritenere che l’unica via ragionevole sia quella di cancellarla, c’è anche il primo cittadino di Aicurzio Matteo Baraggia. Sebbene il suo territorio non sia toccato dal tracciato né dai cantieri nè dagli espropri relativi, Baraggia porta avanti una battaglia da 20 anni sostenendo c’è un modo per salvare capra e cavoli, ovvero scongiurare l’impatto immenso dell’opera e contemporaneamente soddisfare il bisogno di un allacciamento viabilistico est-ovest. La sua proposta è stata presentata di persona anche presso gli uffici di Autostrada Pedemontana Lombardia in primavera senza poi alcun seguito. “Ho elaborato la proposta con il circolo locale di Fratelli d’Italia (che in Regione però siede nella stessa maggioranza che sta mandando avanti l’iter) – raccontava qualche settimana fa a MBNews – e sono stato convocato da Pedemontana per un incontro illustrativo di un paio d’ore. Mi hanno presentato 22 slide di osservazioni al mio progetto puntualmente contestate da me”.

IL PROGETTO DI BARAGGIA PER EVITARE LA D BREVE

Il progetto è questo: collegare la A4 e la Tangenziale Est all’altezza di Agrate, per coordinare tutte le tratte autostradali (Milano – Venezia, Tangenziale Est e  Tangenziale Esterna). Certo, anche in questo caso sarebbe necessario aprire canitieri ma di una portata notevolmente minore e con il vantaggio di collegare Pedemontana all’A4. E’ così che, come fosse un colpo di bacchetta magica, si potrebbe fare sparire del tutto l’ipotesi di una Tratta D, che sia la versione lunga oppure quella breve, approvata in agosto e pronta a decollare con la conferenza dei servizi del 10 ottobre a Roma.

I VANTAGGI

I vantaggi sarebbero molteplici, per il brianzolo, dal punto di vista economico, ambientale e anche trasportistico. E’ noto infatti che la D Breve, oggi chiamata “Variante della Tratta D”, secondo uno studio trasportistico commissionato dalla Provincia al Pim non porterà benefici sul traffico rischiando anzi di mettere in difficoltà quello locale.

 

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