Il caso del ‘finto minorenne’: dallo spray al peperoncino alla lite in stazione, espulso

A nulla sono valsi i vari tentativi di aiuto.
Un giovane cittadino egiziano, appena maggiorenne, è stato accompagnato dal Questore Marco Odorisio al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Milo (TP) dopo una serie di reati, falsità e comportamenti illegittimi. Il giovane, giunto in Italia nel 2002 come minorenne, ha continuamente eluso i controlli mentendo sulla sua reale identità. Dopo essere sbarcato a Lampedusa nel 2002, il ragazzo ha iniziato un percorso segnato da menzogne e reati. Dopo essere stato affidato ai servizi sociali a Cinisello Balsamo, ha fornito nomi falsi e ha dichiarato di essere senza famiglia né conoscenti in Italia. A nulla sono valsi i vari tentativi di aiuto.
Qualche settimana dopo si era presentato in aula presso un istituto scolastico senza essere iscritto. Affidato a un presunto zio, aveva dichiarato che il ragazzo era maggiorenne esibendo un certificato di nascita. Ciò nonostante, a febbraio 2023, si era presentato presso la Questura di Piacenza spacciandosi ancora per minorenne: anche qui era stato affidato ad un centro, dal quale si era poi allontanato.
Nel febbraio del 2023, è stato denunciato per porto abusivo di un coltello e falsa dichiarazione di minore età. Nonostante un provvedimento di espulsione, ha ignorato l’ordine e ha compiuto ulteriori reati, incluso un attacco con uno spray al peperoncino su un treno, causando l’interruzione di un servizio pubblico.
Il 19 ottobre, è stato rintracciato alla stazione di Monza, coinvolto in una lite con un cittadino nigeriano. Condotto al CPR di Milo. Qui rimarrà fino al completamento delle procedure di espulsione dal territorio italiano.