Monza, il non profit 2.0: ecco i progetti della Fondazione Morandi

2 ottobre 2023 | 07:49
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Monza, il non profit 2.0: ecco i progetti della Fondazione Morandi
Paola Cattaneo e Matteo Morandi

La giovane realtà benefica, nata sulla scia di un evento traumatico, ha presentato in Villa Reale una serie di iniziative per la sanità, la scuola e lo sport. L’intento è dare un aiuto immediato a chi ha bisogno.

Monza. “Siamo dei sognatori pragmatici, che vogliono diffondere un modo nuovo di intendere una Fondazione del Terzo settore”. Le parole di Matteo Morandi, presidente della Fondazione Morandi, definiscono meglio di tanti discorsi l’essenza di questa giovanissima realtà benefica monzese presentata ufficialmente in un evento nella sala da ballo della Villa Reale di Monza.

La Fondazione Morandi nasce da un evento traumatico e imprevedibile di cui è stata vittima una famiglia come tante. Ma sta crescendo e cammina sulle gambe di un obiettivo molto ambizioso: restituire almeno in partequanto si è ricevuto in dono per dare vita a un circolo virtuoso.

“Il nostro tornaconto è zero perché doniamo il 99% di quanto raccogliamo per progetti concreti” spiega Matteo Morandi, papà di Mattia, ex studente del Liceo Frisi che, caduto dalla propria moto il 18 novembre 2021, ha rischiato di morire per un emorragia interna e si è salvato, dopo due mesi di coma e sei di ospedale, grazie ai medici del San Gerardo di Monza.

Fondazione Morandi

LA STORIA

Proprio dalla tragica esperienza, andata a buon fine, che ha coinvolto il giovane Mattia, ora in procinto di iscriversi alla facoltà di Medicina a Firenze, i suoi genitori, Matteo Morandi appunto e Paola Cattaneo, vicepresidente della Fondazione, hanno trovato l’ispirazione per creare qualcosa di innovativo, che possa essere di aiuto anche a chi dovesse trovarsi a vivere la loro stessa situazione.

“Quel che è successo a mio figlio ha messo in moto in noi il desiderio di fare e fare del bene – spiega Matteo Morandi alla platea di amici, sostenitori, autorità politiche e ai vertici dell’Irccs San Gerardo riuniti in Villa Reale, dove è stato introdotto da Ronny Mengo, giornalista Mediaset e suo amico personale – invitiamo tutti a diventare donatori di tempo, risorse e competenze in una logica di generosità, coinvolgimento e comunità”.

I PROGETTI

Fulcro della presentazione in Villa Reale sono stati i progetti che la Fondazione Morandi ha già finanziato e, soprattutto, quelli che saranno realizzati nel prossimo futuro. Il tutto in tre ambiti ben precisi e contrassegnati dalla S iniziale. Che, in questo caso, non è il “Sesso, Sangue, Soldi” del giornalismo classico, ma il ben più augurante “Sanità, Scuola, Sport“.

Fondazione Morandi

Per quanto riguarda i primi due fronti, strettamente collegati tra loro, la realtà benefica monzese sta puntando la sua attenzione soprattutto sulla chirurgia d’urgenza e del trauma, attraverso la formazionedel personale specializzato, la ricerca scientifica e il supporto ai pazienti in fase di riabilitazione. Ma anche l’avvicinamento degli studenti al mondo universitario.

“Il nostro principio è quella della “formazione a circolo virtuoso” – afferma il presidente della Fondazione Morandi – per questo, in collaborazione con Testbusters, la più grande community italiana per la preparazione ai test di ingresso universitari, abbiamo finanziato otto borse di studio per studenti e studentesse delle classi quinte del Liceo scientifico statale “Paolo Frisi” di Monza per sostenere i costi dei corsi di preparazione al test di ingresso per la facoltà di Medicina”.

“Secondo la nostra idea, chi abbiamo aiutato a diventare un dottore, possibilmente bravo e preparato, poi si metterà a sua volta a disposizione per formare le persone che entrano a far parte del nostro percorso” continua Morandi, nel lavoro Amministratore Delegato diPercassi Retail, che si occupa della gestione e dello sviluppo delle reti commerciali di marchi quali Kiko, Lego, Nike, Gucci e Jordan.

Fondazione Morandi

LA RICERCA APPLICATA

Se la formazione è un tassello importante in ambito sanitario e medico, lo è altrettanto investire sui progressi clinici e sul miglioramento delle cure. Per farlo la Fondazione Morandi si sofferma in particolare sulle patologie del pancreas, anche con il supporto di Luca Giannotti, uno dei medici dell’Ospedale San Gerardo di Monza che ha salvato Mattia.

“Sosteniamo una ricerca che ha l’obiettivo di valutare l’effetto della somministrazione di un farmaco, già in commercio, che potrebbe dimostrarsi utile nel ridurre la necessità di trasfusioni” annuncia il presidente Morandi. Che, poi, sul fronte sanitario, allarga le sfide della Fondazione a progetti che coniugano l’utile e il bello.

Fondazione Morandi

Arte in ospedale, che stiamo sviluppando insieme al museo Poldi Pezzoli di Milano, vuole rendere più accoglienti i luoghi in cui le famiglie colpite da un trauma passano giornate e mesi interi – continua – inoltre vogliamo essere vicini a chi, al contrario di noi, non ha le possibilità economiche per pagare una riabilitazione adeguata che possa restituire i pazienti alla vita normale in maniera rapida”.

Proprio in quest’ottica il sogno dichiarato è quello di avere in futuro una vera e propria sede fisica della Fondazione Morandi, dove ci saranno anche studi medici e una palestra riabilitativa a disposizione gratuitamente.

LO SPORT

Se gli antichi Romani dicevano “mens sana in corpore sano”, anche la realtà benefica monzese non poteva non pensare ad un progetto nel contesto sportivo. A cominciare dalla pallavolo, che è la disciplina di Martina, sorella di Mattia, figlia più piccola di Matteo e Paola, ma soprattutto ex giocatrice della Vero Volley.

Fondazione Morandi

Nasce così TatticaMENTE, che ha lo scopo di verificare la percezione dei DSA, persone affette da Disturbi Specifici dell’Apprendimento, nel contesto sportivo della pallavolo. Un’iniziativa a cui collaboreranno in primis gli allenatori proprio del Vero Volley.

“L’obiettivo è quello di delineare una panoramica sul rapporto tra sport e DSA, per implementare una serie di best practice da condividere con professionisti e società sportive” conclude Matteo Morandi nella serata in Villa Reale. Dove, a sostegno della Fondazione, sono stati messi all’asta alcuni oggetti unici. Dalle magliette firmate di Milan, Atalanta, Monza e Inter all’Arco della Pace realizzato con i Lego.