Strage silenziosa: moria di gamberi nella Bevera. L’appello: “massima attenzione”

16 ottobre 2023 | 10:47
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Strage silenziosa: moria di gamberi nella Bevera. L’appello: “massima attenzione”

Durante un normale controllo, i volontari del Comitato Bevere hanno rinvenuto una 80ina di gamberi autoctoni morti o moribondi. Una specie protetta, a rischio estinzione, che potrebbe essere stata colpita da una “peste” molto pericolosa. In corso i controlli, anche delle acque

Brianza. “Una strage silenziosa”, così è stata definita la gravissima moría di gamberi autoctoni nel torrente Bevera. A darne comunicazione, alcuni volontari del Comitato Bevere, nonché esperti del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano.

Nella notte del 11 ottobre 2023, durante un monitoraggio di routine sul tratto del terrone che scorre per Nava, a Colle di Brianza,  sono stati rinvenuti una ottantina di esemplari morti o moribondi di gambero Italiano. Una strage che ha destato non poca preoccupazione tanto che la presidente del Comitato Bevere, Anna Nicolodi, ha effettuato un sopralluogo con il veterinario di ATS BRIANZA venerdì 13 ottobre, insieme al Nucleo Forestale di Lecco e ad ARPA LOMBARDIA e al Comune di Colle Brianza, perchè ogni Ente preposto faccia i propri opportuni controlli.

“La situazione è particolarmente allarmante perché colpisce l’ultima popolazione veramente abbondante e in buona salute di gambero di fiume del Monte di Brianza e una delle ultime di tutta la Provincia, che era sopravvissuta alla lunga siccità del 2022 – spiega –  Il gambero di fiume autoctono è una specie protetta a livello europeo iscritta nella Lista rossa come specie a rischio di estinzione”.

moria gamberi Bevera

Moria di gamberi nella Bevera: le acque sono contaminate?

La “Direttiva habitat” identifica l’Austropotamobius pallipes come una specie di interesse comunitario e richiede la designazione di “zone speciali di conservazione”. In Lombardia, la cattura, il trasporto e il commercio del gambero italiano sono vietati dal 1977, così come l’alterazione e la distruzione dei loro habitat.

Durante il sopralluogo di venerdì 13 sono stati raccolti campioni di gamberi moribondi per ulteriori analisi presso l’Istituto Zooprofilattico di Padova al fine di determinare con certezza le cause della morte. È stata richiesta la collaborazione di ARPA LOMBARDIA per un campionamento delle acque al fine di rilevare eventuali segni di inquinamento chimico.

La minaccia della “Peste del Gambero”: l’appello alla responsabilità

Se i risultati delle analisi confermassero che la causa della morte di questa specie autoctona è imputabile alla “peste del gambero”, malattia fungina molto contagiosa per i gamberi, dovranno intervenire gli Enti (ATS, Carabinieri Forestali, Comuni e Ministero della Salute) per identificare la zona focolaio e interdire quindi qualsiasi attività nel corso d’acqua. Isolare la zona, insomma, per prevenire la diffusione della malattia.

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Il Comitato Bevere lancia un appello affinché si prenda la massima attenzione a questa emergenza. “Si chiede a coloro che frequentano le zone potenzialmente contaminate, compresi il fiume Lambro, il lago di Annone, il lago di Pusiano, Bevere e altri luoghi, di disinfettare accuratamente qualsiasi attrezzatura o indumento che entri in contatto con l’acqua utilizzando candeggina al 4%, prima di utilizzarli altrove – concludono – siamo profondamente preoccupati per questo gravoso episodio, che può essere imputabile a scorretti comportamenti umani in spregio alla conservazione dell’ambiente e alla tutela della biodiversità”.