Motoclub Vimercate, una vittoria e un 3° posto a Imola per Gamarino

20 ottobre 2023 | 17:57
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Motoclub Vimercate, una vittoria e un 3° posto a Imola per Gamarino

Questa è stata una stagione ricca di successi per MC7 Corse e i suoi piloti, ma ora è già tempo di pensare al 2024.

Imola. Nel cuore di Imola, patria dell’automobilismo nella Romagna, si è tenuta l’ultima tappa del CIV National Trophy presso il circuito Enzo e Dino Ferrari. In concomitanza, si è svolto il Fast National Trophy, un mini campionato in cui i partecipanti condividevano la stessa griglia di partenza.

Christian Gamarino arrivava a questa sfida con un distacco di 32 punti da Gabriele Giannini, un divario causato dalla sua partecipazione al Campionato del Mondo Endurance, dove aveva trionfato vincendo il Bol d’Or e ottenendo il secondo posto alle 24 Ore di Spa. Tuttavia, con 50 punti in palio, tutto era ancora possibile.

Anche per l’altro pilota di MC7 Corse, Fausto Mincione, c’era una reale opportunità di vincere il Fast 1000.

Fin dalle prove libere, è stato evidente che la battaglia sarebbe stata tra coloro che avevano già eccelso nelle gare precedenti. Niccolò Canepa, con la sua Yamaha R1 GYTR Pro, ha dominato tutti con una dimostrazione di potenza impressionante. La sua moto era essenzialmente una replica di quella utilizzata nel campionato mondiale Superbike da Andrea Locatelli. Gamarino e Giannini lo seguivano con un ritardo di un solo secondo, mentre Salvadori rimaneva indietro rispetto agli altri partecipanti notevolmente più lenti.

Dopo le prove ufficiali, la sequenza dei piloti non è cambiata, ma i due inseguitori hanno annullato il divario con Canepa. Con una pole di 1.48.437, il pilota genovese del team di Matteo Colombo ha risposto con un cronometro di 1.48.451, differenziandosi solo di 14 millesimi. Giannini era a meno di un decimo da Gamarino.

Fausto Mincione, migliorando sessione dopo sessione, ha ottenuto il suo miglior tempo in 1.52.805, piazzandosi quattordicesimo, ma superando La Placa, suo diretto avversario per il titolo.

Sabato pomeriggio è stata disputata la prima gara. I tre protagonisti hanno subito creato un divario, mantenendo le stesse posizioni della griglia di partenza. Giannini ha lentamente perso terreno, lasciando Gamarino alla caccia di Canepa. Le posizioni sono rimaste invariate, ma si sa che una gara può essere decisa al traguardo: all’inizio dell’ultimo giro, il motore della Yamaha di Canepa ha avuto un problema e si è spento. Il pilota ha alzato il braccio, si è allontanato dalla pista e si è fermato fuori dalla curva della Tosa. Christian ha continuato con il suo ritmo, aspettandosi un attacco da parte del campione in carica. Tuttavia, Giannini, avendo già vinto il titolo, ha ridotto drasticamente il ritmo e ha tagliato il traguardo con un distacco di oltre sei secondi. Terzo è arrivato Salvadori, a undici secondi di distanza.

La gara 2 della domenica ha seguito lo stesso copione: i tre hanno creato un divario, ma nonostante gli sforzi profusi, Canepa è rimasto inarrivabile. Poi la sfortuna ha colpito di nuovo: sull’Aprilia di MC7 Corse si è aperta una piccola fessura nel tubo di scarico, apparentemente un problema minore, ma sufficiente a ridurre la potenza del motore. Per evitare ulteriori guai, il pilota ha rallentato e Giannini ne ha approfittato per superarlo all’ottavo giro, anche se Gamarino è riuscito a mantenere la terza posizione con un margine di quattro secondi su Salvadori, che era in sella a una Ducati.

Mincione ha svolto due gare eccellenti. Nella prima gara, è stato superato da La Placa alla partenza, ma lo ha ripassato al giro successivo. I suoi tentativi di catturare Alex Bernardi sono stati vani, ma il ritiro di Canepa gli ha permesso di raggiungere la dodicesima posizione, mentre il suo diretto avversario è finito quindicesimo.

Nella seconda gara, Mincione ha dato il via con una partenza eccellente, superando i tre piloti davanti a lui e allungando su La Placa. Ha cercato di superare Ciacci, ma il pilota di Trebisacce aveva un ritmo superiore, e Fausto si è ritrovato a lottare con Rovelli. Tuttavia, al sesto giro, una rottura alla sua Yamaha ha costretto Rovelli al ritiro, lasciando a Fausto l’undicesima posizione che gli ha garantito la vittoria del Fast National Trophy 1000. La Placa ha tagliato il traguardo in quattordicesima posizione, con un distacco di sei secondi dal neo campione.