Qualcuno non le ha ancora notate, ma le luminarie a Brugherio sono già state installate. E sono un austero omaggio alla Natività cristiana. Oltre che ad Alessandro Manzoni, nel 150esimo anno dalla sua morte. In via Tre Re, pieno centro, anche se le lampadine sono ancora spente, si intravedono i festoni in versi fatti appendere dall’Amministrazione comunale in attesa dell’accensione: “Le avverse forze tremano al mover del suo ciglio: all’uom la mano ei porge, che si ravviva, e sorge oltre l’antico onor”. Sono le parole della poesia manzoniana “Il Natale”, parte degli “Inni Sacri” e celebrano Gesù, senza concessioni alla frivolezza. Addio a sfere luminose, pacchi regalo e girandole, insomma; la giunta Assi sceglie il manierismo: la Cristianità integrale e pure asciuttina, come si evince dal carattere rigoroso delle scritte, prive di quelle “grazie” che si accompagnano spesso alla poesia.
IL SINDACO ROBERTO ASSI
L’idea pare essere tutta del sindaco Roberto Assi, soddisfatto della sua scelta alla quale, ha detto a margine di una conferenza stampa in settimana, “stiamo lavorando della scorsa estate, io e l’assessore agli eventi Anna Varisco”. In città il chiacchiericcio si è già levato, all’ombra del campanile di piazza Roma, diviso tra chi apprezza il ritorno all’essenziale, chi avrebbe preferito una Brugherio più festosa e chi, infine, si è trovato davanti alla finestra la parola “piangete”, con comprensibilmente scarso entusiasmo. Ma, stile a parte, il sindaco sottolinea la volontà di dedicare un’iniziativa ad Alessandro Manzoni, “i nostri predecessori non hanno messo in agenda nulla, in occasione del 150esimo, noi lo immortaliamo nelle strade cittadine centrali”. Omaggio in extremis, sul finale dell’anno.
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