Polemiche

Regione-sindaci sulla D Breve di Pedemontana: “Non guardarmi: non ti sento”

Guerra delle dichiarazioni tra le due fazioni: pro e contro Pedemontana. Tra il Pirellone e i primi cittadini del Vimercatese posizioni inconciliabili.


Non guardarmi: non ti sento. Si riduce a questo, al momento, il confronto sulla Tratta D Breve tra sindaci del Vimercatese e Pedemontana. Da un lato Regione Lombardia e Apl mandano avanti l’iter spingendo gli amministratori locali a discutere delle compensazioni. Dall’altro i primi cittadini (supportati da avvocati, comitati, ambientalisti, sinistre e M5S) rifiutano di partecipare a un tavolo nel quale la realizzazione dell’arteria si dà per scontata. Perchè loro, quell’arteria, non l’hanno mai voluta e ne hanno contestato le criticità ambientali, economiche e progettuali senza riuscire a farsi ascoltare dal Pirellone quando la fase non era ancora così avanzata.

L’INCONTRO FLOP SULLA D BREVE

Dopo l’incontro flop tra le parti di ieri, si susseguono le prese di posizioni delle parti. I sindaci, abbandonandolo in segno di protesta, l’hanno definito una presa in giro in cui non c’era alcun margine di manovra sull’iter. Dalla Lega regionale (con Alessandro Corbetta) e dall’assessore Claudia Terzi di Regione Lombardia, l’accusa invece di avere perso un’occasione di confronto.

LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE REGIONALE TERZI

Proprio Terzi ha dichiarato nelle scorse ore: “Oggi abbiamo perso una preziosa occasione per proseguire il dialogo e il confronto da tempo avviato con i sindaci interessati dal passaggio della tratta D breve della Pedemontana, opera strategica di interesse nazionale e una delle infrastrutture autostradali più significative per il territorio lombardo e brianzolo”.

DALLA PARTE DEI SINDACI

Le segreterie regionale e provinciale del Pd la vedono diversamente: “Hanno fatto bene i sindaci ad abbandonare l’incontro perchè c’è un limite a tutto e non meritano di essere presi in giro dalla Regione”. La consigliera regionale del M5S Paola Pizzighini ha dichiarato: “Quello dei sindaci è un messaggio chiaro alla Giunta Regionale. Da oggi nessun assessore e nessun esponente della maggioranza potrà più permettersi di mascherare il fallimentare progetto dell’autostrada più costosa d’Italia dietro lo slogan ‘lo chiedono i territori’ o, se lo faranno, staranno raccontando una bugia. Pedemontana è un buco nero di risorse pubbliche, dal quale gli investitori privati sono scappati e che i territori non vogliono”. Il predecessore in consiglio, Marco Fumagalli, che alla questione dedicò particolare attenzione, ha detto la sua, richiamando un tema che è restato per ora sotto traccia, ma che potrebbe presto diventare d’attualità: eventuali ricorsi contro l’opera, sulla base di presunti “bachi” normativi nelle procedure: “Solo chi non conosce la materia può credere che la variante progettuale proposta dalla Regione stia in piedi da un punto di vista giuridico. È evidente che la tratta D breve è un’opera completamente diversa da quella progettata in origine e pertanto occorre fare un nuovo bando per aggiudicare una nuova opera, non proporre una variante fasulla. Adesso ci aspettiamo che i sindaci, che ancora hanno a cuore il proprio territorio e la legalità, impugnino gli atti e facciano cessare questo enorme spreco di denaro pubblico”.

Intanto si guarda al 10 ottobre, data di inizio della Conferenza dei Servizi a Roma che dovrebbe traghettare il progetto verso la fase definitiva.

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