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Sindaci al vetriolo ad Arcore sulla riurbanizzazione di via Grandi

5 ottobre 2023 | 19:08
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Sindaci al vetriolo ad Arcore sulla riurbanizzazione di via Grandi

Il primo cittadino Maurizio Bono e Rosalba Colombo, democratica che l’ha preceduto in Largo Vela, se ne dicono quattro sull’area che doveva ospitare la caserma dei carabinieri.

L’ipotesi di Programma integrato di interventoper la riurbanizzazione di via Grandi ad Arcore è nota al pubblico da poche ore e già fa scintille tra sindaci di oggi e di ieri. Presa visione dei disegni che stanno circolando (saranno illustrati ufficialmente in un incontro pubblico il 14 ottobre), lady Rosalba Colombo, ex sindaco di Arcore del Partito Democratico, ha lanciato la sua stoccata sui social.

L’EX SINDACO ROSALBA COLOMBO

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 “Eccola l’idea di conservazione del suolo della Giunta Bono. Questo il progetto per via Grandi”, scrive mostrando i disegni nei quali si nota un parco verde attrezzato, uno spazio polifunzionale, ma anche un edificio commerciale e un immobile destinato a ristorazione.
“Mi auguro che, al di la’ delle posizioni politiche – punzecchia l’ex prima cittadina – esistano ancora persone intellettualmente oneste. Nel quartiere , in Arcore più in generale. E permettetemi una battuta ‘ verace’: alla faccia della cementificazione“! Il riferimento è all’opposizione che il centrodestra fece durante i due mandati Colombo al progetto del centrosinistra per via Grandi: verde pubblico, una nuova caserma dei carabinieri, palazzine di edilizia residenziale convenzionata. Il disegno prevedeva anche una permuta tra i terreni del privato (meno confortevoli per il residenziale perché affacciati sulla trafficata via Gilera) e quelli del Comune, più pregiati perché affacciati su via Grandi. Il progetto fu molto osteggiato, emersero criticità urbanistiche e si tentò anche di promuovere un referendum contro. Poi si bloccò. Per Colombo la soluzione by Bono cementificherebbe il quartiere anche di più.

LA RISPOSTA DEL SINDACO BONO

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Il primo cittadino ha risposto in poche ore alla provocazione con una nota: “dopo aver sottolineato in campagna elettorale l’importanza della partecipazione, intendo far di essa la linea guida della mia Amministrazione. Basta referendum negati, come quelli di Via Grandi e per la RSA, basta conflitti astiosi con i cittadini, che trascinano vicende, come quelli della Caserma per anni ed anni, non producono nulla e comportano costi legali per decine e decine di migliaia di euro a carico della stessa comunità. Un intervento come quello che interesserà l’area di via Grandi potrà solamente essere inquadrato nella variante del Piano Generale del Territorio che ci prepariamo a realizzare, perché un’Amministrazione seria, oltre che saper ascoltare, deve essere portatrice di proprie visioni e non rassegnarsi al chiavi in mano”. Frecciata alla lunga contestazione che il progetto della caserma riscosse, considerato più un interesse del privato che del Comune.
Infine Bono annuncia che saranno valutati con attenzione la congruità dell’interesse pubblico sul piano economico e non solo su quello dell’impatto urbanistico e dei servizi per la città.