Nell’affascinante mondo dell’antica Grecia, dove miti e leggende prendono vita, cinque preziose monete, testimoni silenziosi di un’era d’oro perduta, hanno fatto ritorno alla loro casa grazie ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza. Un gesto che va oltre il recupero di oggetti preziosi, poiché restituisce anche una parte di storia, arte e cultura a un popolo che ha plasmato il nostro mondo moderno. Queste antiche reliquie, risalenti a un periodo compreso tra il V e il I secolo a.C., sono state individuate durante attenti controlli online dei siti di e-commerce. Un astuto venditore aveva cercato di venderle come parte di un lotto unico, allettando i collezionisti con una cifra di 1.500 euro. Fortunatamente, l’occhio vigile delle forze dell’ordine ha sventato questo tentativo di mercato clandestino di materiale archeologico.
Le monete sono ora ritornate nelle mani dell’Ambasciatrice di Grecia in Italia, S.E. Eleni Sourani. Ciascuna racconta una storia unica: una di esse è un Tetradramma ateniese, un’ode alla città di Atene, protetta dalla saggezza di Atena e dalla sua civetta. Un’altra, con l’immagine di Alessandro Magno, ci trasporta nell’epoca eroica dei re macedoni, con Eracle che si riveste della pelle del leone di Nemea, simbolo di forza e coraggio. Ancora, sulle monete di Tasos, possiamo vedere Dioniso, dio del vino, e Eracle, protettore dell’isola, entrambi venerati come salvatori e guide spirituali. Ogni dettaglio su queste monete parla di commercio, religione e tradizioni antiche, offrendoci uno sguardo senza tempo in un mondo lontano ma incredibilmente affascinante.
Lo studio delle monete antiche, parte significativa del patrimonio culturale, consente di conoscere e sentire più vicini e familiari coloro che le hanno prodotte e usate.