È un vero e proprio appello quello lanciato, durante la conferenza stampa di sabato 7 ottobre, all’Amministrazione comunale dal candidato sindaco del centrodestra per le comunali 2024, l’avvocato Giambattista Pini, Villasanta Civica. Si chiede non solo maggiore trasparenza ma anche unità sulla vicenda Lombarda Petroli. Vicenda che, tra un botta e risposta e un altro, ancora oggi sembra quanto mai lontana dal vedere un accordo tra le parti coinvolte, in particolare il Comune e la curatela dell’ex Lombarda.
La coferenza stampa voluta da Villasanta Civica si pone come una risposta tenutosi in Comune, giovedì scorso, organizzato dal sindaco Luca Ornago e dall’assessore all’Urbanistica Carlo Sormani, nel corso del quale è emersa la proposta di ampliamento di circa 10mila mq della superficie di concentrazione fondiaria e di cambiare la destinazione delle aree a verde pubblico in aree agricole, e quindi sfruttabili economicamente, ipotizzando la realizzazione di un parco fotovoltaico. Ipotesi che sarà discussa martedì 10 ottobre durante la Commissione consiliare di Urbanistica. Il 19 ottobre ci sarà invece l’udienza, in appello, davanti al Consiglio di Stato.
“Il mio sogno sarebbe che si trovasse un accordo con il fallimento di Lombarda Petroli che venisse approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, maggioranza e opposizione – ha dichiarato Pini -. Su un tema del genere, così importante per tutti i cittadini, non serve solo trasparenza ma anche unità. Questa Amministrazione, in generale però, ha un atteggiamento molto riservato. Se pensiamo al caso della Lombarda: nell’ottobre l’architetto Ponti, uno dei professionisti che seguono la questione, fece una proposta all’Amministrazione dove proponeva una riduzione delle richieste del Comune di aree verdi standard, circa 100mila metri quadri su una proprietà di poco più di 150mila. Questa proposta poteva anche essere eccessiva, non accettabile, ma andava per lo meno ufficializzata e invece noi abbiamo scoperto il tutto solo dopo la mozione presentata da Villasanta Civica a fine giugno scorso”.
Mozione che, secondo Villasanta Civica avrebbe spinto negli ultimi mesi l’Amministrazione a intensificare i tavoli di confronto con le parti coinvolte, oltre che ad adottare una politica di maggiore trasparenza sulla vicenda.
“L’obiettivo della nostra mozione – ha proseguito Pini -. È quello di sollecitare un punto di incontro, un compromesso realistico che dia finalmente nuova vita a quei terreni. La Lombarda Petroli non si oppone al corridoio ecologico, chiede soltanto che venga un pò ridotto, visti anche i costi di bonifica, maggiori per aree verdi rispetto ad aree produttive, cormmerciali ecc. Entrando nel merito: il 19 ottobre ci sarà l’udienza e le alternative sono due. O il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar, che ha rigettato l’attuale Pgt che prevede oltre il 50% di aree standard di verde pubblico, e quindi quella parte di Pgt deve essere rifatta seguendo nuove indicazioni, o il Consiglio di Stato darà ragione al Comune. Ma poi? Quale operatore comprerà quell’area avviando un’operazione di bonifica e riqualificazione non economicamente sostenibile? O interviene un privato o nessuno si muoverà, per questo è importante trovare un compromesso nel quale le parti ci guadagnino, rendendo l’area più appetibile per un futuro acquirente”.
E sulla recente proposta avanzata dall’Amministrazione: “Lasciando da parte i costi elevatissimi, in particolare di bonifica, la realizzazione di un polo fotovoltaico è davvero così redditizia? Chi se ne occuperebbe? Sono già emersi rumors che la curatela non voglia accettare…”.