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Alpinismo, Christophe Profit a DF Sport Specialist: “Imponete la vostra buona fortuna”

17 novembre 2023 | 17:29
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Alpinismo, Christophe Profit a DF Sport Specialist: “Imponete la vostra buona fortuna”
Da sinistra Luca Calvi, Christophe Profit e Sergio Longoni

Il più forte alpinista francese degli anni ’80, che ha scalato anche il K2, ospite della catena di abbigliamento e attrezzatura sportiva ha raccontato quante cose gli abbia insegnato la montagna.

Amore per l’avventura, la natura e la scoperta. Il gusto per le sfide e il desiderio di ammirare il bello. Tutto questo, molto prima delle prestazioni tecnico-sportive, è per Christophe Profit, il più forte alpinista francese degli anni ’80, l’essenza dell’alpinismo del lavoro di guida alpina. 

Oggi, alla soglia dei 63 anni, una delle leggende viventi dell’arrampicata veloce, del concatenamento delle grandi pareti nord delle Alpi e delle salite in free solo, vive e lavora come guida alpina a Chamonix. Ma il suo amore per l’Italia e le sue montagne, hanno portato Christophe Profit ad accettare l’invito di DF Sport Specialist per essere il protagonista nel negozio di Bevera di Sirtori di “A tu per tu con i grandi dello sport”.

Nella serata numero 283 di un format che la catena di negozi di abbigliamento e attrezzatura sportiva fondata da Sergio Longoni ha lanciato con successo alcuni anni fa, l’alpinista francese, che nel 1991 ha anche scalato gli 8.609 metri del K2 aprendo, insieme a Pierre Béghin, una nuova via lungo lo spigolo nord-ovest della seconda montagna più alta del mondo, ha raccontato con gli occhi sognanti di un bambino come la montagna gli abbia cambiato la vita e continui a dargli insegnamenti.

DF Sport Specialist

UN AMORE GRANDE

All’evento di DF Sport Specialist, condotto e tradotto da Luca Calvi, che recentemente ha pubblicato il libro “Lost in translation” in cui ripercorre i suoi incontri ravvicinati con i grandi del mondo della montagna, Christophe Profit è partito dall’inizio del suo legame a doppio filo con le scalate. Che è nato nella Normandia in cui è cresciuto e da genitori che gli hanno trasmesso la passione per la montagna.

Il suo curriculum dice che a 20 anni partecipa ad una spedizione al Polo Nord. L’anno dopo, quello del servizio militare nel Gruppo Militare d’Alta Montagna, in sole 3 ore e 10 minuti effettua la prima solitaria integrale della Parete Ovest dei Drus nel massiccio del Monte Bianco. Ben presto, Christophe diventa il re dei concatenamenti.

Nell’estate 1985 in 24 ore in solitaria copre le tre grandi pareti nord delle Alpi: Cervino, Eiger e Grandes Jorasses. Due anni dopo ci mette quasi 41 ore per ripetere lo stesso concatenamento. In mezzo a questi due eventi, nel 1986, diventa guida alpina, lavoro che continua a fare ancora oggi portando anche su vie impegnative i suoi clienti.

DF Sport Specialist

NELLA LEGGENDA…

Il capolavoro dell’alpinista francese, che nel 1989 aveva messo a segno anche la “cavalcata solitaria” in giornata sulla Cresta integrale del Peuterey, avviene nell’agosto 1991 con la scalata del K2. E proprio quest’impresa accende sin da subito il cuore e la mente del pubblico presente all’evento nel negozio DF Sport Specialist di Bevera di Sirtori.

“Il K2 mi ha reso un uomo differente – racconta Profit – c’erano stati due tentativi falliti per il maltempo e ormai con Pierre Béghin da due mesi eravamo in attesa. Il 15 agosto 1991, approfittando dell’improvviso bel tempo, partimmo per il terzo ed ultimo tentativo“.

“Non sapevamo se saremmo arrivati in vetta – continua – l’impegno e la sfida erano notevoli, anche perché all’epoca non c’erano i supporti tecnologici e digitali che oggi sono indispensabili anche per compiere simili avventure. Raggiungemmo la cima alle 6 di sera. E lì, a 30 gradi sotto zero e con le macchine fotografiche che ci consentirono solo poche foto perché congelate, ho imparato davvero cosa significhi fare esperienza del bello“.

DF Sport Specialist

UNA STRADA SENZA FINE

Il prosieguo della storia di Christophe Profit, a questo punto, avrebbe potuto prevedere l’ascensione su altre montagne oltre gli 8mila metri. E, invece, la scelta dell’alpinista francese è stata un’altra. “A me piace vivere avventure e conoscere persone con cui raggiungere mete piacevoli e importanti per me” spiega.

Con questo spirito, che cerca di trasmettere anche ai suoi figli e ai suoi amici, nel 2007 ha completato con un cliente la sua decima salita della parete nord dell’Eiger. Un “viaggio”, anche verso l’ignoto, più lungo e difficile del previsto per la presenza notevole di neve, ma capace di fargli capire ancora di più il significato della vita che ha scelto.

Il dubbio e il rischio vogliono dire vita – afferma Profit – a volte bisogna andare in direzione contraria per scoprire che le cose possono andare bene lo stesso. Bisogna imporre la propria buona fortuna!”. E, così, da guida alpina e appassionato di sci-alpinismo, questa leggenda vivente della montagna continua a salire e scendere, ad esempio, dal Monte Bianco. Dove poco tempo fa ha anche scoperto una via più semplice di quella tradizionale.

“Per aver spostato dei pali che segnavano il percorso, sto avendo dei problemi con la giustizia di cui ancora attendo l’esito” spiega con il sorriso che non è mai scomparso dal suo volto nel corso di tutta la serata a DF Sport Specialist. Del resto “la montagna – conclude – come la musica o il libro di uno scrittore, è qualcosa da vivere“.