Tregua

Arcore, allarme Lambro in remissione

Stamattina il fiume aveva raggiunto i 180 cm, ma con la svolta meteo è sceso a 160 per l'ora di pranzo. L'attenzione resta alta.

arcore taboga lambro

L’allarme Lambro ad Arcore è in fase di remissione. Se alle 8.30 del mattino di oggi, 3 novembre, il livello del fiume al Taboga, località della frazione La Ca’, era a 185 cm, intorno all’ora di pranzo è sceso a 160. Il sole delle ultime ore ha dato tregua all’emergenza alla quale Comune e Protezione civile si dedicavano da ieri mattina. Per gestire la situazione, il Comune e i volontari hanno predisposto i centri di accoglienza in caso di evacuazione, avvisato le scuole per la disponibilità delle palestre, organizzato servizi bus per l’eventuale trasporto delle persone e pianificato uno spazio per la messa in sicurezza degli animali, presso l’area Feste di via Monte Rosa. Stamattina, con la pioggia che insisteva ancora alle 8.30 malgrado le previsioni avessero ipotizzato la svolta meteo per le 6, la fognatura presso il complesso rurale del Taboga aveva cessato di funzionare allagando il cortile  e lambendo gli ingressi delle abitazioni.

L’ODISSEA DEI RESIDENTI

Stefano Sala, uno dei residenti, spiegava: “speriamo non sia necessario, ma ci siamo preparati a scappare, perché quando la situazione è così bisogna scappare. Da giorni abbiamo organizzato le cose in casa, le auto sono già state spostate e gli animali sono in sicurezza”. Tutta in piedi, la notte precedente, a monitorare la situazione. Sembrava mancassero un paio di dita all’esondazione, stamattina, quando finalmente il tempo è cambiato. L’attenzione resta comunque alta, in funzione del meteo dei prossimi giorni e della situazione della diga di Pusiano dalla quale, l’1 novembre, era stato necessario rilasciare volumi d’acqua non previsti, a causa di un problema tecnico.

PROVVEDIMENTI DA PRENDERE

La gestione dell’emergenza Lambro ad Arcore è stata poi l’occasione anche per una ricognizione dei presidi idraulici al Taboga, zona storicamente a rischio. Il canale realizzato dal Parco Valle del Lambro per dirottare l’acqua che si riversa dalla fognatura nel cortile centrale è considerato dai residenti un impianto prezioso ma presenta almeno due falle che ne riducono la funzionalità: uno “strozzo” parziale a metà canale e l’assenza di una pompa idraulica che, al termine, reimmetta l’acqua nel Lambro, bypassando la zona dell’agglomerato di case. Su questo fronte, ha detto il residente Stefano Sala, il sindaco Maurizio Bono si è detto pronto a intervenire.

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