Tribunale

Vimercate, caso Bames: dure condanne chieste dal Pm

Tra i 7 e i 9 anni, chiesti dal Pubblico ministero per gli imputati del disastro che messo in grave crisi centinaia di famiglie. Soddisfatti gli ex dipendenti.

bames vimercate
Gli ex dipendenti fuori dal Tribunale di Monza.

Caso Bames e Sem a Vimercate: il pm ha chiesto dure condanne per sei dei sette imputati nell’annosa vicenda del fallimento. A dare risonanza alla notizia è stato l’ex sindacalista Gigi Redaelli che ha diffuso un comunicato stampa a nome suo e del comitato ex dipendenti di Bames e Sem in fallimento (ex Celestica) di Vimercate. La voce degli ex lavoratori è chiara, rispetto all’udienza dello scorso 15 novembre: “bene, siamo soddisfatti e d’accordo con il Pm”. L’udienza presso il Tribunale di Monza ha visto la requisitoria da parte del Pubblico Ministero che ha confermato quasi completamente l’impianto accusatorio nei confronti dei sette imputati per bancarotta fraudolenta per il fallimento di Bames, sono quelli che hanno scelto il rito ordinario (erano otto, uno è stato stralciato da questo procedimento per gravi problemi di salute e due sono già stati condannati con rito abbreviato).

GLI EX LAVORATORI DI BAMES DI VIMERCATE

“Il PM ha insistito molto sul concetto di dissipazione e distrazione di fondi – ha riferito Redaelli –  motivando ogni singola operazione sospetta come dai vari capi di accusa formulata che veniva voluta e guidata dal principale imputato (Bartolini Romano)”. Riconosciute responsabilità anche nei confronti dei tre sindaci revisori dei conti che non avrebbero svolto il loro compito di verifica e controllo . “Nell’arringa finale – continua il comunicato di Redaelli – il Pm non ha concesso nessuna attenuante generica per gli imputati, motivandola con la gravità dei fatti e delle operazioni da loro sostenute e che hanno creato un danno enorme ai dipendenti, alle loro famiglie ed a tutto il comparto del vimercatese”. Sofferenze che i legali delle parti civili (lavoratrici e lavoratori) nel loro intervento, hanno illustrato diffusamente rimarcando la situazione che il fallimento ha creato in centinaia di famiglie. In merito, sono state riconfermate le richieste economiche per il riconoscimento dei danni morali subiti.

Redaelli, all’uscita dall’aula, si è detto soddisfatto, elencando nel dettaglio le richieste di condanna formulate dal Pm: “Bartolini Vittorio Romano nove anni e dieci mesi perché ritenuto il maggior responsabile dei fatti imputati che hanno portato alla bancarotta fraudolenta; Bartolini Giuseppe, Bertazzini Luca Luigi otto anni; Toscano Riccardo, Interdonato Angelo Sandro, Giugni Salvatore sette anni; Oozi Cats ex Ceo di Telit, chiesta l’assoluzione”.

L’ITER PROCESSUALE

L’udienza è stata aggiornata il prossimo 29 novembre alle 9:30 presso l’aula del Tribunale di Monza, dove si terrà l’intervento del legale della parte civile per la Curatela fallimentare di Bames e di un legale della difesa di un imputato. Confermata l’udienza del 14 dicembre con l’intervento di altri legali degli imputati e fissata un’altra udienza il 22 febbraio 2024 con l’intervento dei legali degli ultimi due imputati per concludere il tutto e poi emettere la sentenza.

A chiudere il comunicato: “Gli ex dipendenti aspettano con ansia di vedere terminare questo lungo percorso processuale con l’emissione della sentenza a febbraio 2024 nei confronti degli imputati di questo procedimento”. E ancora: “Hanno chiesto e continueranno a chiedere giustizia perché chi ha causato il disastro in Bames e Sem e chi ha avuto responsabilità paghi per quello che ha fatto”.

 

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