Sedicesimo posto in classifica con una sola lunghezza di vantaggio sulla zona retrocessione. Due punti conquistati nelle ultime otto partite. Tre reti segnate a fronte di undici subite, sempre considerando gli ultimi 720’ di gioco. Se è vero che il calendario dell’Hellas Verona è stato particolarmente difficile (Roma, Milan, Atalanta, Napoli e Juventus), è altrettanto vero che i cinque punti conquistati contro altrettanti avversari che lottano nella “parte destra” della classifica generano una certa preoccupazione tra gli scaligeri.
I gailloblu non possono più rinviare l’appuntamento con il successo, che davanti al pubblico del Bentegodi manca da oltre due mesi: un risultato positivo contro il Monza potrebbe rappresentare uno spartiacque per affrontare i prossimi match contro Genoa, Lecce e Udinese.
QUI MONZA
Raffaele Palladino ha ovviamente piani diversi rispetto a quelli del tecnico Marco Baroni: il “suo” Monza non ha nessuna intenzione di recitare il ruolo di vittima sacrificale. Se prima della partita con l’Udinese lo stesso Palladino aveva espressamente citato la pericolosità degli avversari, stavolta ha posto l’accento sul momento che attraversano i suoi, come a voler responsabilizzare la squadra: “Stiamo davvero bene, è arrivato il momento di spingere per fare punti per il nostro obiettivo” è stata l’espressione utilizzata nella consueta conferenza pre-partita.
Se la vittoria è l’obiettivo fondamentale per i padroni di casa, anche per i biancorossi un successo aprirebbe scenari ambiziosi di classifica: così come l’Hellas Verona, anche il Monza affronterà a novembre avversari con identici obiettivi (Torino e Cagliari), prima dell’esame di maturità rappresentato dal filotto di dicembre (cinque partite contro Juventus, Genoa, Milan, Fiorentina e Napoli).
PROBABILI FORMAZIONI
Mister Marco Baroni schiererà un 3-4-2-1 speculare rispetto a Raffaele Palladino: davanti a Montipò spazio a Magnani (espulso nel match dello scorso anno all’U-Power Stadium) e Dawidowicz, con lo svedese Hien pronto a riprendersi il posto al centro della difesa. In mediana Folorunsho e Duda, con Faraoni e Doig a presidiare le corsie esterne. In attacco dovrebbero essere Lazovic e Ngonge a supportare l’unica punta Djuric, in vantaggio su Bonazzoli nel ballottaggio come attaccante centrale di riferimento.
Dal ritiro del Monza filtrano due notizie non certo positive che riguardano capitan Pessina e Ciurria: entrambi potrebbero non essere tra i titolari a causa di qualche problema fisico. Se al posto del Fante è pronosticabile l’impiego di Brindelli, per sostituire il capitano monzese sono vive le alternative Machìn e Akpa Akpro – che sarebbe all’esordio dal 1’ in biancorosso – con Bondo più indietro nelle gerarchie nonostante il positivo spezzone contro l’Udinese. Almeno altri due i ballottaggi aperti: in difesa potrebbe riposare uno tra Caldirola e Pablo Marì (diffidato), con Andrea Carboni e il rientrante D’Ambrosio in campo dal 1’. Sulla trequarti Mota e Vignato si contendono un posto accanto a Colpani: spazio al talento di Negrar oppure chance per il portoghese dopo “la sferzata” che Palladino gli ha riservato nel dopo partita di settimana scorsa? Davanti Colombo dovrebbe essere ancora prefereito a Maric.
IL PRECEDENTE
Ancora qualche ora di pazienza: alle 12.30 il calcio d’inizio al Bentegodi. Una curiosità riguarda la direzione gara, affidata al sig. Giuseppe Collu, all’esordio in massima serie. Il fischietto cagliaritano vanta un precedente con i biancorossi che fa girare la testa. E’ il gennaio 2016, campionato di Serie D, Monza-Virtus Bergamo 1-3. La squadra di Alessio Delpiano con Cetrangolo in porta, D’Angelo in difesa, D’Errico e Soragna in attacco. Sono passati meno di otto anni: la cavalcata del Monza resta un’impresa straordinaria che non vuole certo arrestarsi…
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