Calcio Monza, un nuovo libro celebra i biancorossi: Fiorenzo Dosso e i sogni di Serie A

Seconda “fatica letteraria” del giornalista Fiorenzo Dosso dedicata ai colori biancorossi: ieri sera la presentazione ufficiale di “Quando Sognavamo la Serie A” al Binario 7.
Pur senza calcio giocato – il campionato di Serie A ha osservato un turno di riposo per gli impegni delle Nazionali – il Calcio Monza ha fatto parlare di sé anche nella giornata di ieri, domenica 19 novembre. L’occasione è di quelle rare e preziose: Fiorenzo Dosso – per 30 anni corrispondente per il Corriere dello Sport dallo stadio Brianteo – ha presentato il suo secondo libro dedicato al 1912, dal titolo “Quando sognavamo la Serie A”.
LA STORIA BIANCOROSSA
L’affollatissima sala Picasso del Binario 7 è un tripudio biancorosso: in prima fila ci sono volti e nomi che hanno scritto la storia calcistica monzese, e che – guidati dalla lettura di alcuni passi del libro di Dosso – riportano la platea agli anni del “Borussia di Brianza”. Scorrono i ricordi: Udinese – Monza e le squadra “più forte di sempre”, Monza – Cagliari e “la più grande delusione” dello stesso Fiorenzo Dosso.
Fulminante e perfettamente a suo agio Alfredo Magni, giocatore ma soprattutto allenatore per nove anni non consecutivi del Monza che sfiorò più volte la massima serie: “Siamo stati quattro anni a Roma senza mai vedere il Papa” il suo commento fulminante su quel periodo. Oggi strappa un sorriso, ma la delusione è comprensibilmente ancora tanta.
C’è Romano Cazzaniga, portiere e allenatore classe 1940 da Roncello, con oltre 100 partite in biancorosso e oltre sei anni in panchina principalmente come vice allenatore: “il grillo parlante” – questo il soprannome affidatogli da Dosso per la trasparenza e l’onestà nel raccontare anche i momenti più difficili vissuti a Monza – è in forma smagliante e non rinuncia a qualche battuta che coinvolge altri “pezzi di storia” come Patrizio Sala, Gigi Sanseverino, Franco “Jimmy” Fontana.
Le fotografie di Ambrogio Caprotti la collezione di maglie di Fabrizio Bosisio hanno reso ancora più coinvolgente e suggestiva l’atmosfera di una serata che è letteralmente volata via.
IL SOGNO E LA PROPOSTA
Sul palco i riflettori sono tutti per Fiorenzo Dosso, anche questa volta “presentato” dall’amico e collega Paolo Corbetta: l’emozione, evidente prima dell’inizio della serata, svanisce non appena si parla del “suo” Monza: “Dopo la pubblicazione di “Amarcord – il mio Monza” avevo ancora nel cassetto alcune partite disputate contro le grandi squadre di Serie A oltre ad alcuni grandi personaggi da omaggiare, personaggi che ci sono ancora e che non ci sono più. Visto che Amarcord è piaciuto molto ai lettori, ecco questo secondo libro. Cosa sogna oggi un tifoso del Monza? Di sicuro il rafforzamento della permanenza in Serie A.Un tifoso storico come me sogna il Museo del Monza”

L’ASSENZA
Una sola assenza, purtroppo molto rumorosa, alla serata di festa biancorossa. Il Monza di oggi. Nessuna figura dell’attuale organigramma era presente ieri.
Inutile girarci intorno: una caduta di stile, un’occasione persa per una società che sta moltiplicando gli sforzi per ampliare la base dei suoi tifosi e consolidare il legame con il territorio.
Gli investimenti materiali non si discutono, ma quelli immateriali sono forse ancor più decisivi e duraturi. Le emozioni, la storia e i protagonisti del passato non hanno categoria di appartenenza: sono queste le fondamenta sulle quali si deve costruire il Monza del futuro.
Il libro “Quando Sognavamo la Serie A” edito da EBS Print, è disponibile presso le librerie “Libri e Libri” e “Libraccio” di Monza ed anche online sui siti Amazon e Feltrinelli.