Quinta serata del Festival "Voci della Storia" a Cesano Maderno, ottobre 2023. Da sx il professor Franco Caridini, Eva Musci, il professor Paolo Grillo e Antonio Zappa della libreria Un mondo di libri
Seregno. I traguardi importanti vanno festeggiati. Se poi sono doppi, ancora di più. E’ il caso del festival “Voci della Storia”, nato in una notte di dicembre del 2013 e che quest’anno spegne le sue prime dieci candeline. Un festival storico letterario nato a supporto della libreria “Un mondo di libri” di Seregno che invece di candeline ne spegne ben trenta. In arrivo per questo duplice anniversario, il 17, 18 e 19 novembre, una grande festa: ” Tre giornate imperdibili, nelle quali tanti personaggi, amici della libreria e del festival, si uniranno a noi per festeggiare e raccontarci un po’ di loro stessi, della passione che li anima e delle loro opere”, spiega Eva Musci, direttrice artistica di “Voci della Storia”.
Lunga la lista dei “big” che approderanno in Brianza per l’appuntamento: Susanna Tamaro, Donato Carrisi, Giovanni Floris, Alessandro Barbero, Andrea Vitali, Sveva Casati Modigliani. Tanto per citarne alcuni.
Aldo Cazzulo, ospite di una vecchia edizione del FestivalIL PROGRAMMA DELLA FESTA PER I 10 ANNI DEL FESTIVAL “VOCI DELLA STORIA” E 30 ANNI DELLA LIBRERIA “UN MONDO DI LIBRI”
Si parte venerdì 17 novembre dalle ore 20.30 a Sovico, presso Nuovo Cinema, dove, incontreremo prima Susanna Tamaro e poi Donato Carrisi.
Per sabato 18 e domenica 19 novembre, l’appuntamento invece sarà a Seregno, nella sua sede più prestigiosa, il Teatro San Rocco.
Sabato 18 Novembre ore 14,30, una musica celestiale, l’arpa di Vincenzo Zitello, accompagnerà gli spettatori in un pomeriggio di cultura tra le poesie e gli aforismi di Alberto Casiraghi; l’amore per la letteratura raccontata da Giovanni Floris; le vicende del passato, i personaggi e gli avvenimenti storici magistralmente narrati da Eva Cantarella, Franco Cardini, Alessandro Marzo Magno, Gianni Oliva e la coinvolgente lezione condotta da Alessandro Barbero.
Domenica 19 Novembre, ore 14,30, sempre al teatro S.Rocco a Seregno ci sarà la possibilità di incontrare due tra gli scrittori più amati d’Italia: Andrea Vitali e Sveva Casati Modignani; i racconti gialli e la musica classica suonata da Natasha Korsakova; la narrazione di Oscar Farinetti; l’amore per il cinema da parte di Paolo Mereghetti; i segreti della fotografia raccontati da Maurizio Galimberti; le curiosità della grafologa Candida Livatino e la spiritualità con Selene Calloni Williams.
FESTIVAL “VOCI DELLA STORIA” E LIBRERIA “UN MONDO DI LIBRI”: UNITI NELL’AMORE PER LA CULTURA.
Puntare tutto sulla cultura, quella di un certo livello. C’è chi, all’inizio, le aveva dato della pazza ma Eva Musci le idee ce le aveva ben chiare fin dall’inizio: “La frase che accompagnerà queste giornate “Fai della tua vita un sogno, e di un sogno una realtà” di Antoine de Saint Exupery, racconta molto di noi e degli scrittori, tutti noi abbiamo trasformato la nostra passione nella nostra realtà – afferma Eva Musci, direttrice artistica del festival che noi di MBNews abbiamo intervistato – il mio più grande sogno è sempre stato quello di avvicinare le persone alla storia, di cui io sono molto appassionata. Prima lavoravo nel settore della moda poi, quando ho conosciuto Antonio e la sua libreria, ho conosciuto il mondo delle presentazioni e degli eventi culturali”.
Antonio Zappa è il titolare della libreria “Un mondo di libri” di Seregno: “la mia passione per i libri mi accompagna fin da ragazzo, avevo 26 anni quando decisi di aprire questa libreria indipendente. Sono di Giussano, ma mi sento un seregnese a tutti gli effetti”.
Le strade di Eva e Antonio si incrociano, non solo nella vita privata, ma anche in quella professionale: marito e moglie oltre che colleghi. Antonio dedito alla sua libreria: “non un semplice negozio dove io vendo libri e la gente li compra – sottolinea – ma un luogo di cultura, di relazioni, di scoperte. E’ sempre stato questo il mio obiettivo fin dal primo giorno di apertura trent’anni fa: diffondere la culture, fare un servizio alla comunità”. Tre decenni di attività resi possibili soprattutto dal festival ideato da Eva Musci, “Voci della Storia”: “il festival è nato a supporto della libreria negli anni di grande crisi, tra il 2011 e il 2013. Oggi posso dire che una delle attività primarie di Un mondo di libri”, spiega.
Il 2023 è l’anno che segna un grande traguardo per entrambi: 10 anni di festival e ben 30 della libreria. Chiediamo ad Eva, qual’è il segreto di un successo così duraturo? “Quando ho pensato a “Voci della Storia” ho pensato subito ai grandi nomi. Mi dicevano che ero pazza ma non mi sono fatta intimorire, sapevo quello che volevo. Aver scelto la Brianza, territorio d’eccellenza, è stato poi il fiore all’occhiello del festival – sottolinea con orgoglio – qui non abbiamo in grandi eventi di Milano, ma io ho portato i grandi nomi in Brianza e la gente lo ha apprezzato: poter ascoltare storici, giornalisti o personaggi di spessore del mondo della cultura, a casa propria, è la cosa che più di tutte viene apprezzata e che ci ha premiato, per ben dieci anni”.
Un festival non solo amato dal pubblico, ma dagli stessi ospiti che tengono le conferenze: “non posso non menzionare Carla Fracci – conclude Musci – per anni è stata nostra ospite ed è sempre stata felicissima di venire in Brianza in occasione del festival”.
Il 17,18 e 19 novembre si festeggeranno dunque questi dieci anni ma anche, come detto, i trent’anni della libreria “Un mondo di libri” di Seregno. Un traguardo di tutto rispetto soprattutto stando ai dati recenti che vede – secondo i dati Istat – un aumento preoccupante dei non lettori (840 mila persone, su 56 milioni di italiani sopra i 6 anni). A crescere ci sono solo i lettori forti, cioè chi già leggeva molto.
Che ne pensa? Chiediamo ad Antonio Zappa: “dati da prendere con le pinze – afferma – diciamo che c’è molta più offerta sul mercato rispetto a trent’anni fa quando ho aperto la mia libreria qui a Seregno. Se prima c’erano cento editori ora ce ne sono mille, così come è aumentato il numero di libri pubblicati. E’ vero che i più giovani magari passano tanto tempo con i dispositivi mobili e magari scoprono i libri solo attraverso i social network, ma ci sono anche altri invece che leggono e secondo me non bisogna concentrarsi su chi non lo fa, ma coltivare chi invece lo fa perché è così che si diffonde la cultura”.
“Pensi – e conclude – che all’annuncio del programma del festival una signora mi ha chiamato per avere dettagli sull’incontro con Alessandro Barbero perché suo figlio, undicenne, si è appassionato alla storia grazie a lui. Queste sono soddisfazioni. E’ da qui che bisogna partire”.