Festa di San Martino: l’11 novembre si accendono le lanterne. Come e perché farle

Martino di Tours, il soldato diventato santo! Conoscete la leggenda legata a questo personaggio? Ve la raccontiamo nel nostro articolo e vi diamo anche un piccolo suggerimento per costruire la vostra lanterna
Brianza. Ogni anno, l’11 novembre, si celebra la festa di San Martino in diversi paesi cristiani. Anche in Brianza si è soliti celebrare di Martino di Tours in questa data. Una ricorrenza che coniuga la liturgia cristiana con la tradizione contadina legata all’apertura delle botti di vino novello ed è un momento di festa e di condivisione.
Questa data è spesso nota come “l’estate di San Martino” perché tradizionalmente coincideva con una breve parentesi di clima più mite prima dell’arrivo dell’inverno.
Il soldato diventato santo: ecco chi era San Martino di Tours
San Martino nacque intorno al 316-317 a Sabaria Sicca, l’attuale Szombathely, in Ungheria. Era figlio di un tribuno della legione romana nella Pannonia, l’odierna pianura ungherese. Martino ricevette il suo nome, Martinus, in onore di Marte, il dio della guerra. Cresciuto a Pavia, dove suo padre fu trasferito per ragioni militari, entrò nell’esercito a quindici anni e rapidamente scalò le gerarchie fino a diventare un circitor, responsabile della sorveglianza notturna dei posti di guardia nella città di Amiens in Gallia.
San Martino è principalmente ricordato per l’episodio in cui, durante una ronda notturna, tagliò il suo mantello in due parti per donarne una a un pover’uomo afflitto dal freddo. Questo atto di gentilezza lo colpì profondamente, tanto che la Pasqua successiva decise di convertirsi al cristianesimo. Dopo vent’anni di servizio militare, a quarant’anni, abbandonò la carriera militare per dedicare la sua vita alla fede e alla lotta contro l’eresia ariana. Dopo un periodo trascorso come eremita e monaco, fondò un monastero e divenne vescovo di Tours, dedicando il resto della sua vita alla diffusione della fede cristiana.
Festa di San Martino: perché si costruiscono e accendono le lanterne?
Legata ai funerali di San Martino, c’è una leggenda che riguarda l’uso delle lanterne e delle luci. Si narra che i fedeli accompagnarono la salma di San Martino con lanterne e luci. Da allora, specialmente nei paesi del Nord Europa, i bambini aspettano la notte di San Martino con una luce accesa alla finestra, in segno di rispetto per il santo e come auspicio di buona fortuna. Questa tradizione è ancora viva, ed è osservata anche in molte scuole e asili della Brianza, contribuendo a mantenere viva la memoria di San Martino e la tradizione delle lanterne accese in onore di questo santo.
Come costruire la lanterna di San Martino insieme ai bambini
Per coinvolgere i bambini in questa affascinante tradizione, ecco come costruire una lanterna di San Martino insieme a loro. Avrete bisogno di un barattolo di vetro, filo di ferro, carta velina colorata (da ritagliare a forma di stelle, cuori o lune), foglie secche, colla vinilica e pennello, nonché una candela.
Per realizzare la lanterna, tagliate la carta velina colorata nella forma desiderata (come stelle, cuori o lune) e incollatela sulla parete esterna del barattolo di vetro utilizzando la colla vinilica e un pennello. Potete anche incollare delle foglie secche sulla superficie esterna per un tocco naturale.
Successivamente, fate passare il filo di ferro intorno al bordo superiore del barattolo, creando un gancio per appendere la lanterna. Una volta completata, la vostra lanterna di San Martino sarà pronta per illuminare la notte e celebrare questa tradizione affascinante con i vostri bambini.