Raccolta fondi

Francesco e Jacopo vogliono correre a New York oltre la disabilità: ecco come aiutarli!

I due 25enni, affetti da disabilità intellettiva relazionale, coltivano il loro sogno grazie alle associazioni Asd Silvia Tremolada, a cui sono iscritti, e "I ragazzi di Robin". Si può contribuire su GoFundMe.

Da sin. Jacopo Munegato, Riccardo Calarco e Francesco Salerno

Monza. Anche quest’anno, quando meno di un mese fa si è corsa la maratona di New York, quasi 2500 italiani erano al via sul Ponte Giovanni da Verrazzano. I nostri connazionali, tra i circa 50mila iscritti provenienti da quasi 140 Paesi del mondo, anche nel 2023 sono stati la comunità straniera più numerosa a partecipare ad una delle maratone più iconiche. C’è da scommetterci, anche l’anno prossimo sarà così.

Tra gli italiani che il 3 novembre 2024 saranno al via della 53° edizione della Maratona di New York e cercheranno di completare i 42,195 km della Grande Mela, ci vogliono essere anche Francesco Salerno e Jacopo Munegato. Due 25enni affetti da disabilità intellettiva relazionale. Il primo con un ritardo mentale, il secondo con autismo, entrambi atleti della Asd Silvia Tremolada di Monza.

L’OBIETTIVO

Proprio l’associazione presieduta da Silvio Vigoni, che da quasi 40 anni è impegnata, attraverso lo sport, ad aiutare ragazze e ragazzi con disabilità fisiche e intellettive a crescere diventando autonomi e integrati nella società, ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere il sogno di Francesco e Jacopo.

Con la collaborazione dell’associazione “I ragazzi di Robin” di Segrate, l’obiettivo fissato di 10mila euro, al momento coperto per poco più di un quarto della cifra totale, non è poi così lontano. Anche se, come ci spiega in questa intervista Riccardo Calarco, un volontario della Asd Silvia Tremolada di cui è responsabile del settore atletica, la spesa prevista per coprire i costi di viaggio e alloggio dell’intero staff che accompagnerà Francesco e Jacopo alla Maratona di New York è di circa 15mila euro.

Ma, per fortuna, ci sono già altre associazioni pronte a dare una mano sul fronte organizzativo e della raccolta fondi. E l’entusiasmo che traspare anche dalle parole di Francesco è sicuramente un motore di energia, volontà e speranza capace di far sembrare una passeggiata anche gli oltre 42 km della maratona.

L’INTERVISTA

Riccardo Calarco, com’è nata l’idea della partecipazione di Jacopo e Francesco alla maratona di New York?

L’idea nasce dal sogno di Francesco Salerno, che era quello di partecipare ad una maratona. Tra tutte le maratone ha sempre avuto il sogno di diventare un maratoneta a New York. Francesco ha voluto coinvolgere il suo compagno di allenamento di atletica, Jacopo Munegato, per realizzare insieme l’impresa e correre i loro primi 42 km.

Qual è il rapporto dei due ragazzi con la corsa?

Francesco é un atleta della Asd Silvia Tremolada che corre da ormai più di 6 anni e vanta partecipazioni e medaglie a
diverse competizioni Fisdir, Special Olympics e Fidal, compreso un risultato ottimo sotto le due ore nella 21 km a Milano. Jacopo, invece, é una new entry nel mondo della corsa. Da un anno e mezzo è passato dal nuoto all’atletica, sempre in forza alla Silvia Tremolada.

Francesco, da dove ha origine la tua passione per la corsa?

Ho iniziato correndo con la mamma e il gruppo “Solo un passo dopo l’altro” che frequentavamo ogni lunedì.

L’ALLENAMENTO

Come si stanno allenando Francesco e Jacopo per prepararsi alla maratona di New York?

R: I due si sono trovati subito bene in allenamento, arrivando a correre fino a tre volte la settimana. Per il futuro i due atleti si stanno preparando per intensificare e allungare le distanze, aumentando i giorni di allenamento per arrivare pronti alla maratona di New York.

L’unione di due disabilità si concilia bene con un allenamento duro e lungo?

R: Francesco é iperverbale, Jacopo non é verbale. Durante gli allenamenti lunghi questa caratteristica emerge: Francesco tende a parlare tanto durante la corsa, mentre Jacopo ascolta ed imita la corsa di Francesco. Per questo motivo i due si compensano bene e traggono entrambi beneficio da questa amicizia.

F: Il mio rapporto con Jacopo è bellissimo. Gli voglio molto bene e sarei contento se riuscissimo a finire insieme la maratona di New York, che fino ad ora ho visto solo in televisione.

Come è allenarsi per una maratona?

F: Sicuramente è tosto! La distanza più lunga che ho corso finora sono stati 21 km, ma spero di riuscire a portare a termine questo obiettivo che mi sono posto.

Un'immagine di archivio della Asd Silvia Tremolada

IL GRUPPO

Da chi è composto lo staff che supporta Francesco e Jacopo e quanti accompagnatori correranno a New York con loro?

R: Francesca De Vito é la prima coach, poi ci sono due educatori Francesco Fogliaro e Alice Zocchi e altri 3 allenatori in seconda Yukesh Casati, Katja Ferrari e Giulia Paolantoni. Nello staff anche i volontari Manuela Colnaghi del Monza Marathon Team e Paolo Solfrizzo dei Gamber de Cuncuress.

Stiamo ancora valutando chi saranno i volontari maratoneti più adatti a correre con Francesco e Jacopo. Saranno sicuramente due o tre, che li aiuteranno e seguiranno su tutto il percorso.

Un evento così caotico come la Maratona di New York potrebbe comportare dei rischi di non riuscita per ragazzi autistici o c’è un percorso alternativo/inclusivo pensato per accogliere tutti?

R: Probabilmente un evento come la NY Marathon é difficile a prescindere dalla disabilità, anche per persone normodotate. Le tante persone che corrono potrebbero sicuramente comportare una difficoltà in più, ma per Jacopo e Francesco rimane un sogno e come tale sono pronti a superare ognuno di questi ostacoli.

LA RACCOLTA FONDI

Veniamo al crowdfunding: cosa è incluso nei 10mila euro che vorreste provare a raggiungere?

R: ln realtà la spesa che ci é stata preventivata per 4/5 persone, compreso volo, hotel e pettorale dell’evento, si aggira come costo medio tra i 2500/3000 euro a persona. Escludendo le spese di cibo e trasporto locale. L’obiettivo é quindi più alto dei 10mila euro dichiarati. Noi speriamo di arrivare a 15mila euro.

I ragazzi hanno dichiarato che qualsiasi euro in più che non dovesse servire per il viaggio, vorrebbero che venisse poi devoluto alla loro società la Asd Silvia Tremolada, che ha più di 350 atleti con disabilità in vari sport.

Ci sono altre iniziative per sostenere il progetto della Maratona di New York?

R: Jacopo ha la passione per la pittura e dopo aver visto la diretta della Maratona di NY, ispirato, ha dipinto lo skyline. Questo é anche il suo modo di comunicare la voglia di partecipare a questo evento. Stiamo pensando di poter vendere questo quadro in un’asta, tramite l’associazione de I ragazzi di Robin, per destinare il ricavato al sogno di Francesco e Jacopo.

Molte realtà locali si stanno muovendo per supportarci. Società podistiche brianzole e community di runners, che hanno sposato la causa, stanno pensando a varie iniziative.

L’ATTESA

Cos’hanno provato i ragazzi nel vedere sullo schermo la maratona di New York del 2023?

R: I ragazzi hanno seguito la recente maratona con entusiasmo. Adesso hanno compreso che manca solo un anno e potrebbero davvero realizzare il loro sogno. C’è tanto entusiasmo e agitazione positiva.

Quale obiettivo cronometrico hai per New York? Se dovesse andare bene, quali altre maratone vorresti fare?

F: New York è la prima maratona…l’importante è finirla! Poi mi piacerebbe fare Roma, Tokyo, Berlino, Milano, Parigi….Insomma New York è la prima di molte!

 

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