Gran Premio di Monza, 300 milioni e l’Italia avrà due manifestazioni fino al 2030, ma…
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Per il Gran Premio di Monza si punta sul rinnovo del contratto fino al 2030 mentre intanto vanno avanti i lavori di ristrutturazione del tracciato.
La spinosa questione del rinnovo del Gran Premio di Monza della Formula 1 sembra aver trovato una soluzione. Il presidente dell’ACI SticchiDamiani, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha dichiarato che “abbiamo già un accordo, a cui mancano solo i dettagli, per sottoscrivere un nuovo contratto che prevede la conferma per altri cinque anni di entrambi i GP italiani, a Monza e a Imola“. Un accordo che andrebbe a sfiorare i 300 milioni di euro di costo totale.
A luglio infatti era partito il bando per i lavori di modernizzazione del Tempio della Velocità. Il compito è rispondere agli standard qualitativi e di sicurezza internazionali richiesti dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA).
“Per l’appalto ci siamo rivolti a Invitalia. – ha spiegato Damiani – Contiamo che i lavori delle imprese partano all’inizio del prossimo anno e siano completati entro giugno, in largo anticipo rispetto alla data del GP”.
Sticchi Damiani: “Gran Premio di Monza fino al 2030”
In occasione della 94esima edizione della gara a Monza, il presidente dell’ACI aveva spiegato che l’obiettivo era “firmare delle condizioni sostenibili con un rinnovo almeno fino al 2030”.
Si vuole infatti allontanare l’imminente scadenza del 2025 giocando d’anticipo per battere la concorrenza europea.
“È importante anticipare i tempi rispetto alla scadenza del 2025, che coinciderà con l’elezione del presidente Fia e la stesura del nuovo Patto della Concordia tra i team e la F.1, anche perché a livello internazionale c’è la coda di richieste per ospitare un GP, basti pensare che la Francia e la Germania non ne hanno, quindi conviene mettere al sicuro le nostre gare fino al 2030“.
Due mesi dopo la gara brianzola si sono meglio delineati i piani di Sticchi Damiani per mantenere in calendario lo storico circuito: “Vorremmo firmare un precontratto entro la fine del 2024. Nel caso di Monza, c’è il vincolo naturalistico legato al fatto che il circuito è all’interno di un’area verde, per cui è necessario innanzitutto che si riesca a rinnovare la convenzione con il Consorzio Parco, in scadenza a fine 2028. Probabilmente dovremo firmare accordi separati con questo ente e con gli altri tre coinvolti, cioè la Regione Lombardia e i Comuni di Monza e Milano“.
Finanziamento da 30 milioni di euro per i lavori in circuito
Gli interventi che verrano svolti al circuito brianzolo si dividono tra la riqualificazione delle strutture e della pista, ma Damiani parla chiaro: “I comuni locali, che beneficiano di un indotto di centinaia di milioni, devono fare la loro parte. Il modello è Imola, che finanzia da anni l’organizzazione della gara”.
Sulla lista infatti sono segnate da una parte la riqualificazione di alcuni sottopassi, del viale di ingresso da Vedano, della pavimentazione del circuito e anche delle opere idrauliche; dall’altra la manutenzione alla sovrastruttura del circuito, la riconfigurazione plano-altimetrica della pista e la revisione dei cordoli del circuito.
“Abbiamo abbastanza risorse economiche al momento per fare anche una parte della nuova copertura dei box, che prevede il rafforzamento dei pilastri verticali, poi in seguito dovremo realizzare anche le tribune, sostituendo quelle in tubi innocenti con altre smontabili in acciaio dotate di copertura. – dichiara il presidente dell’ACI – Servirà a dare al circuito un’immagine moderna e a migliorare i servizi offerti agli spettatori”.
