Lo spettacolo teatrale di Monza sul generale Carlo Alberto Dalla Chiesa potrebbe arrivare a Roma, alla Camera dei Deputati, a beneficio delle scolaresche della capitale. Lo ha chiesto a fine spettacolo, giovedì sera, Ettore Radice, presidente dell’associazione culturale Mnemosyne che ha proposto la pièce in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri di Monza e del coordinamento provinciale. Destinatario dell’appello il deputato Fabrizio Sala, seduto in prima fila, che, in tutta risposta, ha alzato il pollice in segno di assenso.
LO SPETTACOLO SU DALLA CHIESA AL BINARIO 7 DI MONZA
L’episodio è andato in scena al termine dello spettacolo teatrale “Forte come la morte è l’amore”, al Binario 7 di Monza. Un lavoro che è già stato presentato in diverse città, nato con l’obiettivo di divulgare l’esempio di Dalla Chiesa, il suo impegno per le istituzioni, la sua integrità e il suo coraggio nell’affrontare il suo compito nell’Arma dei carabinieri, fino all’assassinio. Suggestiva, asciutta, perfetta la scena drammatica della morte di Dalla Chiesa nell’attentato mentre era in auto con con la seconda moglie Emanuela Setti Carraro: sul fondo, la proiezione della scena del delitto con i due coniugi accasciati, i corpi crivellati dai colpi, ma coperti dai due attori in primo piano sul palco, stretti in un abbraccio immobile.
Lo spettacolo ha raccontato, in parti narrate, la vita professionale di Carlo Alberto Dalla Chiesa ma anche la sua storia di vita con Emanuela e il periodo precedente del lutto per la prima moglie. Tutto attraverso le lettere del generale ma anche di persone che hanno fatto parte della sua vita.
L’OMAGGIO COMMOSSO DEL COLONNELLO DI GANGI
Tra il pubblico, oltre al parlamentare brianzolo Sala: gli assessori monzesi Riva e Moccia, esponenti dell’Arma, di altri corpi, dell’Associazione nazionale carabinieri. Il colonnello Rosario Di Gangi, comandante provinciale dell’Arma, ha preso la parola sul palco invitato da Vito Potenza (Anc) e un breve saluto che si è invece trasformato in un omaggio (a tratti commosso) al generale Dalla Chiesa: “io sono siciliano e nessuno come lui ha capito pregi e difetti dei siciliani, dando tutto se stesso per migliorare la mia terra”.
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